Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 99

«In casa d'Amadio Sacerdoti Mondovì: lui medesimo d'anni 35».
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foglio in precedenza: alla c. 9v è il «Ristretto di Gatta marza» che riporta «in tutto
animi n. 672»; analogamente, a c. 17r è il «Ristretto della via de Sabioni» che sunteg-
gia «in tutto animi n. 525» e a c. 23v è il «Ristretto di Vigna Tagliata» che riassume
«in tutto animi n. 454». Infine, alla carta di contro copertina è
riportato il
Ristretto de tutte le strade
Gatamarza da c. 1 a c. 9…………..….. n. 672
Via Sabioni da c. 10 sino a c. 17….…. n. 525
Vigna Tagliata da c. 17 sino a c. 23….. n. 454
_______________
in tutto animi n. 1651
Propongo una riflessione sulle circostanze e sulle motivazioni che hanno portato
alla redazione dei censimenti
24
del 1630 e del 1692, ritenendo che le due rilevazioni
non siano in alcun modo collegate fra loro poiché diverse per criteri di stesura, ca-
ratteri estrinseci del manoscritto, posizione archivistica e, soprattutto, per istituzione
produttrice e finalità.
I caratteri estrinseci del censimento del 1630 lo rendono fisicamente analogo
in tutto ad altre registrazioni effettuate in quell’anno: richiesto dall’autorità politica
legatizia al pari delle rilevazioni degli altri quartieri cittadini
25
nell’imminenza
26
del
contagio della peste,
27
tale censimento è quindi stato ‘naturalmente’ (nel senso che
questa era la sua natura) archiviato fra le scritture afferenti alla gestione amministra-
tiva del ghetto.
28
Il 1692, invece, non ha lasciato memoria di eventi calamitosi o morbosi e non
risulta che di nessun altro quartiere sia stata ordinata ed effettuata la rilevazione.
Sono gli anni della ‘sede vacante’
29
e dell’insediamento del cardinale Giuseppe
Renato Imperiali.
30
Egli ha lasciato più d’un segnale della volontà cristianizzatrice
24
Ritengo che questo termine sia il più calzante per rimarcare l’episodicità e l’occasionalità
di queste rilevazioni, non finalizzate a valutazioni demografiche o sociali di sorta, ma solo alla
definizione numerica della popolazione ebraica rinchiusa in ghetto.
25
ASFe,
Archivio Bentivoglio d’Aragona
, cassetta 122, fasc. 68: «Note delle Case de’ Quar-
tieri di Ferrara in occasione del contaggio di detto anno 1630». A p. 11: «1630. Adi 2 novembre.
Libro ove sarano notate le case et abitatori di quelle nel quartiero infrascrito [...]. Et ciò d’ordine
degli illustrissimi signori conservatori della Sanità, qualli hanno deputato a tal carica il signor Gio-
vanni Penna et me Giuliano Perinelli, come per loro decreto sotto li 29 ottobre 1630. Con gl’ordini
contenuti nel loro Edito stampato in Ferrara sotto di 26 ottobre 1630».
26
Anche l’aspetto delle cause che hanno motivato tale censimento è stato analizzato in P. C.
I
OLY
Z
ORATTINI
,
op. cit
., p. 155.
27
L
ORENZO
D
EL
P
ANTA
,
Le epidemie nella storia demografica italiana (secoli XIV-XIX)
, Loe-
cher, Torino 1980.
28
ASDFe,
Atti Episcopali
, busta
Circa Hebreos
.
29
L. P
ALIOTTO
,
op. cit.
, parte seconda, pp. 114-117. Creato cardinale e legato di Ferrara da
Innocenzo XI il 10 aprile 1690, Giuseppe Renato Imperiali ha assunto anche la conduzione pasto-
rale della diocesi ferrarese dall’8 marzo 1692 allorché il cardinale Marcello Durazzo ha rinunciato
la sede vescovile cittadina. Allo scadere del mandato, la legazione è stata prorogata per un altro
triennio, fino al 1696.
Ibidem
, p. 119.
30
Di tale periodo si conservano in ASDFe i volumi XLII e XLIII delle viste pastorali or-
dinate dal cardinale Imperiali ai monasteri e agli oratori e parrocchie nel 1693-1694. M
ICHELE
B
IANCO
, «Indice delle Visite Pastorali nella Città di Ferrara desunto dal Fondo Visite Pastorali
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