Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 101

«In casa d'Amadio Sacerdoti Mondovì: lui medesimo d'anni 35».
101
del monastero di San Giuseppe.
36
Agli ebrei che non si recavano all’obbligo settima-
nale erano inflitte pene pecuniarie a favore della Casa dei catecumeni.
37
Infine, fra
le numerose ordinanze promulgate a nome di Imperiali dal vicario capitolare Gatti,
spicca l’«Editto sopra i neofiti e catecumeni», datato 25 aprile 1695, che puntualizza
l’attenzione del cardinale sul tema.
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L’intento di contare una seconda volta gli ebrei rinchiusi in ghetto non è stato
ispirato quindi dall’autorità politica ma da quella religiosa: una sorta di valutazione
della pescosità del bacino degli infedeli, si potrebbe dire. Se la finalità era, come cre-
do, conversionistica, non stupisce trovare il registro in esame nell’archivio della Casa
dei catecumeni. Lascio a un ulteriore approfondimento l’analisi delle conversioni
nell’ultimo decennio del Settecento per la stima di quanto proficua possa essere stata
l’attività di evangelizzazione innescata dal cardinale Imperiali.
Rispetto al precedente rilevamento datato 1630, il censimento del 1692 si segna-
la per consistenti differenze
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migliorative riguardo all’approccio alla conoscenza
dei componenti della Comunità, a cominciare dalle registrazioni di età
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e strada
di residenza. In particolare, questo secondo dato consente di collocare fisicamen-
te le famiglie nei diversi edifici. L’alto numero di fuochi conferma l’ipotesi di una
grande densità abitativa in fabbricati che erano stati creati per essere unifamiliari e,
con la realizzazione del ghetto, sono stati utilizzati come condomini
ante litteram
.
Per ogni altra analisi, viene spontaneo affrontare il paragone fra i due censimenti,
che si prestano a riflessioni, in qualche misura, simili. Anche tenendo nella giusta
considerazione la fluttuazione del livello di definizione dei cognomi (intesi come
identità familiari da tramandare e tramandate) e tralasciando le più ovvie discordanze
(doppie riportate o assenti, mutazioni di vocali e/o lettere,
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traduzione letterale o per
assonanza,
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presenza o meno di accento,
43
concordanza di genere e numero
44
) è in
36
G
IROLAMO
B
ARUFFALDI
,
Istoria della città di Ferrara
, Bernardino Pomatelli, Ferrara 1700,
pp. 454-455.
37
Agli ebrei che non si presentavano alla predicata coatta era richiesto di attestare con certifi-
cazione medica attestante impossibilità a uscire; seguiva quindi il pagamento della multa. ASDFe,
Atti Episcopali
, busta
Circa Hebreos
, fasc.
Ebrei. Materie diverse
, 1796, in
Ebrei a Ferrara Ebrei
di Ferrara. Rapporti tra istituzioni ed ebrei dal Medioevo all’emancipazione
, catalogo della mo-
stra a cura di L. Graziani Secchieri, Grafiche Baroncini, Imola 2013, p. 46.
38
L. P
ALIOTTO
,
op. cit
., parte seconda, p. 117. ASDFe,
Editti e notificazioni
, II.
39
Un ulteriore livello di approfondimento del confronto fra i due censimenti potrebbe appro-
dare a verificare se anche quello del 1630 sia stato effettuato topograficamente casa per casa, strada
per strada, pur senza che sia stato apertamente segnalato.
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Se il dato anagrafico del 1692, di per se stesso, non consente raffronti o statistiche (in
assenza di rilevazioni omologhe), risulta di particolare interesse quando si affrontano studi proso-
pografici. Senza alcuna pretesa di aver dipanato tutti i legami familiari, nelle pagine successive è
stato tentato un accenno di genealogia della famiglia del rabbino Iacob Zahalon.
41
Nel 1692 Buoni (nel 1630 Boni); Cingoli (Cengoli), Ciprano (Ceprano), Melli (Meli), Sul-
lam (Sulam), Taracina (Teracina), Tosugnano (Tosignano), Zarfati e Sarfatti (Zarfadi).
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Segnalo che «Human» presente nel primo censimento è reso anche come «Anau» nel se-
condo (sarà poi questa dizione a prevalere in Ferrara), così come «Ulem» del 1630 è restituito
come «Olmo» nel 1692, versione che si impone. Meno evidente e non provato è se «Vivanti» del
1630 fosse una variante delle successive e prevalenti «de Vita» o «Vita».
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Rava nel 1630, Ravà nel 1692.
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Un esempio per tutti: Todesco, Todesca, Todeschi; Tedesco, Tedesca, Tedeschi.
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