Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 111

«In casa d'Amadio Sacerdoti Mondovì: lui medesimo d'anni 35».
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già una stalletta e barchetto» di ragione della Compagnia del Santissimo Sacramento,
che in precedenza era stata concessa a Graziadio Corinaldi.
90
Con la consueta alternanza dei nomi tramandati dal nonno al nipote, nel 1772,
91
ritroviamo un altro Angelo figlio di Iacob
92
abitare ancora nell’edificio della strada
di Gattamarcia: a richiesta di Angelo «Zhalon del fu Iacobo Vitta» vengono stimati
due fabbricati contigui; il primo era di ragione degli
Eredi Faci
, della Mensa Arci-
vescovile e dei Padri dei Servi per il quale si pagava anche affitto al
Norsa Ebreo
,
mentre il secondo era di ragione del convento di Sant’Agostino.
Dalla Numerazione del 1797,
93
risulta che all’edificio erano stati attribuiti i
nn.cc. 3139-3140-3141 e che vi erano residenti gli «Eredi Zaolon colle ragioni delle
Monache di Sant’Agostino».
Appena differente la situazione nel 1804:
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ai numeri citati corrispondevano le
abitazioni di «Ancona d’Israele di Saltiel, con parte di casa; [di] Azzalon Eredi, con
Nel 1760, nell’abitazione del dottor Zahalon, il dottor Salomon di Moisè Zamorani di via
Gattamarcia ha dichiarato di aver avuto dal dottor Iacob Vita Zahalon 455 scudi (in beni mobili,
gioie e contanti) come dote di Ricca Bella figlia di Iacob Vita, e si è impegnato a restituire tale dote
e
Tosefed
o sopradote, se se ne fosse presentata la necessità. ASFe,
ANAFe
, Carlo Casoni, matr.
1586, pacco 7, 20 marzo 1760.
Nello stesso giorno, sempre nella stessa abitazione, Moisè Iacob di Salomon Reggio di via
Sabbioni ha dichiarato di aver avuto dal dottor Iacob Vita Zahalon 455 scudi (in beni mobili, gioie
e contanti) come dote di Onorata figlia di Iacob Vita, e si è impegnato a restituire tale dote e
Tose-
fed
o sopradote, se se ne fosse presentata la necessità; per parte sua, alla presenza del suo curatore
Salomon Zamorani di Moisè, Onorata (minore di 25 anni ma maggiore di 21) ha rinunciato ad ogni
pretesa sui beni paterni e materni. ASFe,
ANAFe
, Carlo Casoni, matr. 1586, pacco 7, 20 marzo
1760; allegato: nota dei beni consegnati da Iacob Vita Zahalon a Moisè Iacob Reggio, stimati da
Moisè del fu Benedetto Cavalieri, da Angelo Rietti e da Moisè Isac Bassani.
Nel 1763, ad atto di attestazione di ricevuta di dote è stata allegata copia della traduzione
dall’ebraico (effettuata da Iacob Vita Zahalon il 30 agosto 1762) dei patti matrimoniali stipulati
l’11 febbraio 1762 fra Benedetto Norsa e il dottore Israel Gadalia del dottore Moisè Caleo [?] come
procuratore di David Anau, alla presenza dei testimoni Israel Iacob Vita di Angelo Benedetto Loria
ed Elia di Moisè Iacob Tedros. ASFe,
ANAFe
, Carlo Casoni, matr. 1586, pacco 8, 31 agosto 1763;
allegato.
Iacob Vita Zahalon è morto a 60 anni circa ed è stato sepolto
il 18 agosto 1772 nel cimitero
italiano da Elia Pisa, addetto alle sepolture.
Liber Iudeorum
, c. 84r.
Allegra Zahalon, figlia del fu Isac Levi e vedova di Iacob Zahalon, è morta a 75 anni ed è stata
sepolta il 9 ottobre 1789 con rito italiano.
Liber Iudeorum
, c. 152v.
90
Questi sono i precedenti rinvenuti: ASFe,
ANAFe
, Giuseppe Ricciardi, matr. 950, pacco 6,
22 aprile 1646: la Compagnia del Santissimo Sacramento ha concesso lo
jus kazakà
di una stalletta
a Graziadio Corinaldi.
91
ASFe,
APA
, Bernardo Furini, busta 355, fascicolo 85 del 16 dicembre 1772.
92
Nel 1779, nell’abitazione di Ester Consola del fu dottor Iacob Vita Zahalon in via Gatta-
marcia, Moisè Simeon del fu Samuel Ariani e suo figlio Israel Raffael, entrambi di Mantova, hanno
dichiarato di avere ricevuto da Angelo del fu dottor Iacob Vita Zahalon la dote di 622:62 scudi in
beni mobili, gioie e contanti compreso un legato testamentario di Ester Maso di Venezia alla sposa,
per la dote di Ester Consola, sorella di Angelo e moglie di Israel Raffael, il quale si è impegnato
a restituire tale dote e
Tosefed
o sopradote se se ne fosse presentata la necessità. ASFe,
ANAFe
,
Asdrubale Onofrio Azzi, matr. 1560, pacco 7, 24 dicembre 1779; allegati: – nota delle gioie redatta
da Beniamin Melli e da M. Norsa, del 17 dicembre 1779; – nota dei beni mobili redatta da Palatia
Norsa e da Zaccaria Rossi, del 17 dicembre 1779.
93
ASCFe, Secolo XIX, Serie
Strade e Fabbricati
, cart. 97:
Numerazione
del 1797.
94
Ibidem
,
Numerazione
del 1804.
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