102
Laura Graziani Secchieri
ogni caso riscontrabile che alcuni nomi familiari presenti nella registrazione del 1630
non sono citati in quella del 1692
45
e viceversa.
46
Se ne ricava un quadro di notevole
mobilità che, se acclarato per i periodi medievale ed estense (quest’ultimo, in par-
ticolare, caratterizzato da libertà religiosa e liberalità mercantile), ottiene in questo
modo anche la conferma in epoca legatizia a rimarcare l’assenza o, per lo meno, la
lassezza di vincoli con il territorio che contraddistingue gli stanziamenti ebraici. Gli
oltre sessant’anni di distanza dal precedente censimento sono tempo sufficientemen-
te ampio per verificare l’attecchimento delle diverse casate nell’area e moderatamen-
te lontano per valutare a livello familiare i mutamenti intercorsi per cause naturali e
civili, quali nascite, matrimoni, morti ed emigrazioni.
Dei 112 cognomi censiti nel 1692, le famiglie che presentano il maggior numero
di rappresentanti (nel conteggio sono comprese anche le mogli e le vedove) sono
Rossi e Tedesco/Tedeschi (74), Levi (70), Coen ( 65), Pesaro (64), Ancona (62),
Finzi (58), Lampronti (57), Rieti/Rietti (55), Pisa (48), Bassani e Norsa (41), Rocca
(36),
47
confermando sostanzialmente la predominanza numerica di queste casate già
rilevata nel 1630.
48
71 sono i nomi di persona di genere maschile che appaiono nel censimento del
1692, a volte anche in abbinamento fra loro; i più frequenti sono: Moisè (che compa-
re 91volte), Vita (81), Emanuel (63), Angelo (62), Isach (53), Abram (53), Salomon
(52), Iacob, Iseppe e Leon/Lion (46), Benedetto (42) e David (41). Sono addirit-
tura 107 i nomi di genere femminile presenti, spesso combinati fra loro, e quelli
che compaiono con maggiore reiterazione sono Ester/Stella
49
(complessivamente
72 presenze), Sara (62), Buona Ventura
50
e Iodita
51
(40). Nel genere maschile si
conferma la radicazione dell’onomastica biblica che appare resistere con fermezza
sugli inserimenti più ‘moderni’: si tenga in debito conto che la grande ripetitività è in
parte dovuta dalla tradizione di attribuire al primogenito il nome del proprio padre,
determinandone così una crescita esponenziale. Ciononostante, segnalo la presenza
(invero non numerosa ma pur sempre indice dell’interesse al ‘non ebraico’) di nomi
che si può ritenere essere derivati dalla formazione intellettuale estranea alla cultura
classica,
52
più ancora che dal rapporto quotidiano con la popolazione maggioritaria
45
Presenti nel 1630 e non nel 1692: Abolaffia (ma Bolaffi nel 1692: stesso nucleo familiare?),
Alalva, Archivolti, Arli, Azarolo, Blanis, Bologna, Bondi, Cambiatore (usato come cognome in
quanto l’unico citato, Raffael, risultava essere un servitore), Canarutto/Cannaruto, Carabon, Caspi
(Carpi nel 1692:
lapsus calami
o famiglie diverse?), Castel Novo, Cozi, d’Urbin, del Monte, della
Comana/della Comara, Ferentina, Ferrarese, Forlì, Guastalla, Gubbio, Igori, Luniga, Malucei, Me-
stri, Mondavio, Monte dell’Olmo, Mota, Napolitan, Olivetti, Parigi, Perugino/Perugini, Pescarolo,
Pinto, Pizzetto, Porto, Revere, Ricchi, San Genese, Scaramella, Scialit, Sermide, Sora, Supina/
Supino, Tardioli, Circoli, Tocco, Tolentino, Toraia, Vardai, Vicini.
46
Presenti nel 1692 e non nel 1630: Aggio [?], Bonamino, Basola, Cagli, Camiz, Cantoni,
Gorizia, Iesci (1630: Iesi), Italia, Modigliano, Moncelise (per Monselice), Padoa, Pirani, Polanio,
Roches (1630: Rocca), Sacerdoti Mondovì, Scandiano, Zevi, Zahalon, Vigevano.
47
Nelle sue molteplici varianti: Rocha, Roches e della Rocca.
48
P. C. I
OLY
Z
ORATTINI
,
op. cit
., p. 157.
49
Compresi i diminutivi Stellina e Stelina.
50
Nelle molteplici varianti di Bonaventura, Buonaventura e Ventura.
51
Comprese le variazioni Ioditta e Iudita.
52
Per analizzare la rivoluzione insita nella cultura umanistica e rinascimentale e la sua
influenza, pur parziale, sulla formazione intellettuale ebraica: G
IULIO
B
USI
,
L’enigma dell’ebrai-
Ebrei a Ferrara 1.indd 102
07/04/14 11:42