Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 112

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Laura Graziani Secchieri
casa parte da lui abitata e parte affittata». Zahalon, Zhalon, Zaolon, Azzalon: le diver-
se dizioni del cognome a volte sono presenti contemporaneamente
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ma si alternano
anche fra loro nella documentazione sette-ottocentesca non solo notarile.
L’altra importante figura di cui ho cercato tracce nel censimento del 1692 è Isac-
co Lampronti:
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in questo caso ho cercato invano. Riassumo le fasi iniziali della vita
del medico e rabbino: è noto che Isaac ben Samuel ben Mordechai ben Samuel è nato
il 21 Scevat 5439 (3 febbraio 1679) a Ferrara. Rimasto orfano di padre all’età di 6
anni, è stato guidato dalla madre (di cui non si conosce il nome) a continuare gli studi
sotto gli insegnamenti di Shabbetai Elchanan Sanguinetti
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e Mordecai
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Recanati.
Le rare informazioni biografiche proseguono descrivendo come a 14 anni
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(quindi
nel 1693) Isacco si sia trasferito a Lugo per affrontare materie ebraiche alla scuola
del rabbino Manoach Provenzali. Sospendo il profilo per rimanere strettamente in
tema: secondo quanto riportato dai biografi, nel 1692 egli avrebbe dovuto quindi
trovarsi ancora a Ferrara.
Nei nuclei familiari riportati dal censimento non sono citati Isacco e suo fratello
Isep Benedetto, né una donna riconoscibile come ‘vedova di Samuel Lampronti’. In
particolare, le due famiglie residenti in via Vignatagliata hanno come capifamiglia
Abram Lampronti (c. 21v) e Samuel di Moisè Lampronti (c. 22v): le informazioni
prosopografiche attualmente a disposizione non permettono di definire se si tratti
di congiunti di Isacco che già abitavano l’edificio poi pervenuto al medico rabbino.
Per la stessa ragione, non è possibile individuare la madre del ‘nostro’ in una delle
vedove residenti in via Gattamarcia: si tratta di «Edela Lampronti vedova» (c. 6r) e
di «Bellafior vedova Lampronti» (c. 7v).
Se si potesse identificare una delle due donne come la loro madre, ipotizzo che
si debba anticipare il trasferimento a Lugo dei due fratelli Lampronti, motivandone
così l’assenza nel censimento del 1692.
Il caso Lampronti ci pone di fronte al limite effettivo di uno strumento conosci-
tivo (peraltro di grande rilevanza) evidenziando le difficoltà insite nell’onomastica
ripetitiva e nell’omonimia riscontrabili nell’
enclave
della Comunità, da un lato, e
instillando dubbi su completezza e scrupolosità del censimento stesso, dall’altro.
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Alla c. 21v del censimento del 1692 è citato Israel Azalon, di 43 anni, residente in casa di
Salvador Ancona, di via Vignatagliata.
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Per alcuni approfondimenti sulla quotidianità privata e pubblica del rabbino Isacco Lam-
pronti attraverso la documentazione notarile, rimando a L. G
RAZIANI
S
ECCHIERI
, «Il “Liber Iudeo-
rum Defunctorum”», cit., pp. 56-66.
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A c. 5r, il censimento del 1692 descrive il nucleo familiare del rabbino Cesare Sanguinetti,
settantaduenne, residente in via Gattamarcia.
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Jewish Encyclopedia,
b-samuel. A c. 20r, il censimento del 1692 descrive il nucleo familiare del rabbino Angelo Recca-
nati, di 35 anni, in via Vignatagliata.
99
Jewish Encyclopedia,
b-samuel. G
ERMANO
S
ALVATORELLI
,
Isacco Lampronti medico e talmudista
, in
La figura del medico.
Aspetti religiosi culturali, sanitari, sociologici
, III Convegno di studi-Ferrara 9 giugno 1996, Co-
munità Ebraica di Ferrara, Ferrara 1998, pp. 13-23.
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