Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 96

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Laura Graziani Secchieri
tificio, fino all’istituzione stessa del ghetto attraverso l’editto del cardinal Cennini,
il 23 agosto 1624.
5
A quello ferrarese, sono seguiti i ‘recinti’ di Cento nel 1635 e di
Lugo nel 1639.
6
La delimitazione definitiva dell’area aveva destinato agli ebrei la parte di via
dei Sabbioni
7
attigua al centro urbano e le due vie parallele di Vignatagliata e
Gattamarcia.
8
Da tempo immemore, la prima era a carattere marcatamente com-
merciale e artigianale: in prossimità delle piazze con i relativi mercati, del tribu-
nale e delle carceri era percorsa dal continuo flusso di popolani e mercanti verso
botteghe,
apotheche
ed empori.
9
Con l’istituzione del ‘recinto degli ebrei’ via dei
Sabbioni è stata chiusa attraverso la costruzione della Porta Leona a ovest, alla
confluenza con la piazza di San Crispino, e della Porta del Saraceno all’estremi-
tà opposta, verso l’odierna via omonima.
10
Meno appariscenti erano le strutture
edilizie della Porta di Santa Margherita
11
(che chiudeva via Vignatagliata a nord,
all’intersezione con via Contrari) e di quella a sud, un poco discosto dall’incrocio
con via San Romano. Anche il portone di chiusura di via Gattamarcia era arretrato
rispetto alla confluenza con via Ragno: era chiamato Porta di Sant’Agnese, dalla
chiesa vicina.
I cinque portoni racchiudevano un’area urbanizzata dal tessuto edilizio discre-
tamente omogeneo di matrice tardo-medievale con alcuni esempi notevoli di epoca
rinascimentale: seppure non vi si annoveri alcun palazzo nobiliare, erano (e sono
tuttora) numerosi i fabbricati impreziositi dagli stilemi architettonici e decorativi dei
secoli precedenti. Semplificando oltremodo, si può descrivere che, per loro confor-
mazione, le due vie parallele davano origine a un lungo isolato con orientamento
nord-sud, coronato da due più brevi isolati ad esso perpendicolari formati dalle vie
dei Sabbioni e Contrari. Il fronte stradale occidentale di via Vignatagliata costituiva
il margine dell’ampio isolato facente capo a via San Romano e alla chiesa omonima,
un agglomerato di edifici compatto ma privo di struttura ordinata se non rispetto ai
5
ASCFe, serie
Bandi
, Tomo 8,
sub data
.
6
Il decreto del cardinale Aldobrandini, Vice-Legato di Ferrara, già nel marzo del 1598 aveva
sancito la soppressione delle comunità ebraiche di Bagnacavallo, Cottignola, Fusignano e Massa,
i cui componenti erano stati tutti raccolti a Lugo. V. C
OLORNI
,
Gli ebrei nel sistema del diritto
comune fino alla prima emancipazione
, Giuffrè, Milano 1956, p. 1.
7
La strada dei Sabbioni è stata intitolata a Giuseppe Mazzini con deliberazione consigliare
del 7 febbraio 1860.
8
Via Gattamarcia ha assunto l’attuale dizione di Vittoria con deliberazione del Consiglio
comunale del 7 febbraio 1860.
9
Per il quadro della topografia della Ferrara ebraica in epoca tardo medievale ed estense:
L. G
RAZIANI
S
ECCHIERI
- S
ILVIA
S
UPERBI
, «Il cimitero ebraico del Sesto di San Romano: pri-
me riflessioni»,
Analecta Pomposiana
- Miscellanea di studi per il sessantennio sacerdotale
di Mons. Antonio Samaritani
, 34 (2009), pp. 171-251. L. G
RAZIANI
S
ECCHIERI
,
Ebrei italia-
ni, askenaziti e sefarditi
, cit., pp. 163-190. E
ADEM
,
Le case dei sefarditi. Per una topografia
dell’insediamento ebraico di Ferrara alla metà del Cinquecento
, in
Studi sul mondo sefardita
in memoria di Aron Leoni
, a cura di M. Luzzati – P. C. Ioly Zorattini – M. Luzzati, Olschki,
Firenze 2012, pp. 69-99.
10
Testimoniate dalle incisioni di A. Bolzoni e dalle descrizioni di A. Frizzi, le due ‘robuste’
architetture in muratura con elementi decorativi in marmo aprivano il ghetto alla città attraverso un
portone carrabile centrale e due porte pedonali laterali.
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Il nome è derivato dalla vicinanza con la chiesa e la strada omonime.
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