Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 25

Giovedì 3 ottobre 2013
A
PERTURA DEI
LAVORI
L
AURA
G
RAZIANI
S
ECCHIERI
– A nome del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italia-
no e della Shoah e dell’Archivio di Stato di Ferrara, ho l’onore di aprire i lavori del
convegno intitolato EBREI A FERRARA EBREI DI FERRARA. Sono particolar-
mente felice perché credo che questo convegno potrà apportare una luce organica e
complessiva sulle attività di una comunità così a lungo presente nella città di Ferrara.
Passo la parola al vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Ferrara, Massi-
mo Maisto, che é anche Consigliere della Fondazione MEIS.
M
ASSIMO
M
AISTO
– Grazie. Buon giorno a tutti e benvenuti. Vi do un caloroso
benvenuto nella nostra città, vi ringrazio della vostra partecipazione e spero che riu-
sciate a portare avanti al meglio i vostri lavori. Sono felice di poter annunciare che il
MEIS ha preso l’impegno di registrare gli interventi del convegno e di pubblicarne
gli ATTI che saranno presentati nell’ambito della Festa del libro ebraico in Italia del
2014, che solitamente si svolge fra fine aprile e inizio maggio. Spero che tanti di voi
potrete ritornare nella nostra città e partecipare numerosi alla presentazione degli
ATTI, conclusione dei vostri lavori e del vostro impegno.
Sono molto contento che si realizzi questo convegno per il quale ringrazio la
Direzione Regionale MiBACT nella persona dell’arch. Di Francesco e l’Archivio di
Stato di Ferrara, nelle persone del Direttore, dottoressa Loretta Vancini, e soprattutto
dell’arch. Graziani Secchieri per il lavoro svolto. Per noi come MEIS si tratta di un
passo molto rilevante perché passiamo da mostre temporanee e da attività che dove-
vano far conoscere il MEIS, a mostre dagli alti contenuti scientifici che implemen-
teranno il progetto espositivo e la
facies
definitiva del MEIS stesso. Abbiamo dato
inizio con Ferrara a un progetto di lavoro che proseguirà incentrando l’attenzione su
altre comunità ebraiche in altri territori del nostro Paese.
Ripercorro brevemente il cammino compiuto fino ad ora dal Museo Nazionale
dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Dopo un po’ di anni tribolati per la definizione
della legge di istituzione e della costruzione del percorso amministrativo, è stato
infine assegnato lo spazio fisico del MEIS, sono state eseguite le prime opere nella
palazzina (attualmente adibita in piccola parte ad uffici del MEIS, e soprattutto a
Biblioteca e sale per le esposizioni temporanee, dove oggi inaugureremo la mostra);
è stato definito un consistente finanziamento economico (è di questi giorni lo stan-
ziamento accordato dal ministro Bray nel decreto
Cultura
: Ferrara è stata inserita
dopo Pompei e Firenze, fra le priorità nazionali). Questo è particolare motivo di
orgoglio e di soddisfazione per la città, per l’Amministrazione, per chi come me fa
parte del Consiglio di Amministrazione del MEIS ma anche per tutti quelli che hanno
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