Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 18

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Laura Graziani Secchieri
dalla specificazione di dozzinante, la figura dell’estraneo convivente
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appare un fe-
nomeno estremamente radicato. Oltre alle tabelle che riassumono i dati ricavabili da
entrambi i censimenti, lo studio presenta in allegato la trascrizione del manoscritto,
vera miniera di informazioni genealogiche.
Con acuta leggerezza e rigoroso fascino, Luca Baraldi ha proposto temi che gli
sono particolarmente cari riuscendo a trasmettere alla platea durante l’intervento e al
lettore attraverso la stesura della relazione la vitalità dell’ebraismo ferrarese, alcune
delle cui venature a suo parere restano ancora poco studiate mentre meriterebbero
un’attenzione molto maggiore, in un orizzonte interdisciplinare e con un approccio
ibrido. Mutuo le parole dello stesso Baraldi
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per definire il quadro in cui si colloca
la tematica del suo intervento incentrato su Mordecai Dato:
La storia dell’ebraismo italiano vede nel ‘500 una soglia di radicale cambiamento degli
orizzonti sociali, giuridici, politici e religiosi. La diaspora sefardita, lo pseudomessiani-
smo, la censura ecclesiastica, la predicazione controversistica, sono solo alcuni degli ele-
menti – contestuali e culturali – che modificano uno scenario e che definiscono il profilo
di una nuova coscienza ebraica. Il rimescolamento delle terre d’origine, la creazione di
nuove comunità composte da radici cosmopolite, la contaminazione dei modelli cultu-
rali, filosofici e religiosi stabiliscono nuove soglie di produzione culturale, che vedono
in Ferrara e nel territorio estense uno dei luoghi di massimo sviluppo. Il salvacondotto
estense a favore degli ebrei sefarditi (spagnoli et lusitani) determina indirettamente le
condizioni per l’attecchimento di un fermento e di una pulsione mistica di provenienza
iberica di grande rilievo. La produzione tipografica, la riconfigurazione della
kenesset
ferrarese, i rapporti con la cultura cristiana, la compresenza dei più importanti intellet-
tuali ebrei dell’epoca e di rilevanti figure del mondo della politica e della finanza, pon-
gono l’ebraismo estense in una condizione particolarmente favorevole alla produzione
culturale. La tutela di un relativo margine di libertà, talvolta finanche di prudente auto-
determinazione, conduce l’ebraismo a ricercare le proprie radici più nobili, le più elevate
aspirazioni religiose. La mistica, nella forma specifica della qabbalah, diviene l’anima di
un nuovo ebraismo estense, che non manca di vivere separazioni interne e dibattiti filo-
sofici, ma che certamente sull’aspirazione a una permeabilità con la trascendenza fonda
la dignità elettiva della propria esistenza.
Asua volta, rav Luciano M. Caro ha posto l’accento sull’apparizione dello pseudo-
messia Shabetai Zevì (1626-1676) sulla scena italiana, alla metà del Seicento, un’ap-
parizione tanto turbinosa e discussa da creare fazioni opposte e bellicose nei Rabbinati
italiani. Ne è esempio Moshè Luzzatto, noto con l’acronimo di
Ramhal
: intorno alla
sua figura carismatica si è raccolta una cerchia di allievi ed estimatori tra i quali si è dif-
fusa la convinzione che egli fosse il sospirato Messia, fino alla ‘scomunica’ comminata
dai rabbini di Venezia nel 1734 allorché
Ramhal
ha infranto l’impegno a non diffondere
oltre le sue dottrine. Se il fenomeno del messianesimo pareva sopirsi in superficie,
era peraltro alimentato da quegli studiosi – come Immanuel Hai Ricchi (1688-1743)
di Cento – che avevano frequenti rapporti con le accademie palestinesi. Qual era la
posizione assunta a questo proposito dal Rabbinato di Ferrara, nel quale spiccava la
figura di Isacco Lampronti? Fra Venezia apertamente contraria e Padova affascinata
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Devono essere considerati estranei in quanto i nominativi sono privi di indicazione di lega-
me parentale e/o sono differentemente cognominati.
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L
UCA
B
ARALDI
, «Le porte della luce. Il ruolo della mistica ebraica nella Ferrara del ’500»,
in
Schifanoia
, vol. 39-40 (2011), Istituto di Studi Rinascimentali.
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