Ferrara, crocevia dell'ebraismo italiano. Le carte del Fondo Leone e Felice Ravenna
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zazione del Procuratore del Re a Ferrara, nel 1874 alla nomina di Pietro Cesari quale
messo della Comunità, e l’estratto del processo verbale della seduta del Consiglio
d’amministrazione della Comunità, il 30 agosto 1878, con la proposta della nomina
di Ferdinando Melchiorre a messo, al posto del Cesari.
È evidente in questo caso specifico come la documentazione sia quanto mai
lacunosa, se non addirittura inconsistente, a fronte della lunga attività che sia Leone
sia Felice Ravenna svolsero come presidenti della Comunità.
La documentazione del Titolo “Leone Ravenna” è stata divisa in tre Classi: “Car-
te personali”, “Atti di carattere ebraico”, “Atti di carattere non ebraico”. Nella pri-
ma Classe, suddivisa in otto unità archivistiche, si trova documentazione, anche in
questo caso, molto eterogenea: bozze di manoscritti – fra cui quella per l’articolo
La
Terra Santa ed il progetto Padoa
pubblicato su
L’educatore Israelitico
nel 1858 –;
corrispondenza personale con famigliari ed esponenti del mondo ebraico ferrarese
e italiano, dal 1864 al 1867; corrispondenza con enti e personalità pubbliche – la
Giunta Comunale di Ferrara, l’Ordine degli avvocati di Ferrara, nonché la Direzione
generale della Statistica di Roma a proposito del censimento degli israeliti del Regno
d’Italia alla fine del 1881. Fa parte di questa classe anche un fascicolo contenente i
biglietti di auguri ricevuti da Leone Ravenna nel luglio del 1914 in occasione del 50°
anniversario della sua attività di avvocato –.
La classe “Atti di carattere ebraico”, con i quattro fascicoli che la compongono,
è forse la parte più interessante dell’intero Titolo. In essa vi si trova la corrispon-
denza con l’
Alliance Israelite Universelle
a Parigi, dal 1867 al 1893; la bozza e gli
appunti di Leone Ravenna per il II° Congresso Israelitico Italiano, tenutosi a Firenze
nell’aprile del 1867;
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i verbali delle riunioni e la corrispondenza intrattenuta dal
presidente Angelo Sereni e da vari membri del Comitato delle Comunità israelitiche
italiane – costituitosi nel corso del Congresso di Milano del febbraio 1911 – con Leo-
ne Ravenna fra il 1911 e il 1920.
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I fascicoli relativi al Comitato delle Comunità israelitiche comprendono nume-
rosi documenti che vanno dalle varie bozze di statuto (spesso corrette a mano da
Leone Ravenna) per la costituzione di un Consorzio delle Università o Comunità
Israelitiche Italiane,
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ai verbali delle riunioni, alle lettere inviate a Leone Ravenna
da Angelo Sereni e da altri membri del Comitato, dirigenti di singole Comunità, su
questioni inerenti il dibattito interno al Comitato – dai rabbini al fronte durante la Pri-
ma Guerra Mondiale, alla beneficenza a favore degli indigenti, ai matrimoni misti –.
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40
È da notare a questo proposito l’assenza della documentazione relativa al I Congresso delle
Università, svoltosi a Ferrara nel maggio del 1863. È presente una fotocopia del verbale manoscrit-
to, redatto da Leone Ravenna che il CDEC riuscì ad ottenere nel 1985 grazie alla provvida ricerca
di Gianfranco Moscati. Nello scambio di corrispondenza di quell’epoca, fra Michele Sarfatti del
CDEC e Gianfranco Moscati, si ipotizzava che quel documento come altre parti degli archivi
personali dei Ravenna fossero finite in mano a robivecchi e antiquari al momento dello sgombero
della casa di via Voltapaletto. ACDEC,
Fondo Leone e Felice Ravenna
, b. 1, f. “Documenti a cor-
redo del fondo”.
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Nel febbraio 1911, i rappresentanti delle Comunità israelitiche italiane si riunirono in Con-
gresso a Milano, deliberando la costituzione di un Comitato delle Università Israelitiche Italiane
(composto di 11 membri) con sede a Roma.
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Sulla costituzione di un Consorzio delle Comunità israelitiche italiane, come ente morale e
i problemi legati a tale operazione: T. C
ATALAN
,
op. cit
., pp. 1276-1278;1285-1286.
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Per una disamina dei temi trattati nel corso dei vari Congressi israelitici italiani:
Ivi
.
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