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Laura Brazzo
Domina su tutte la questione della costituzione di una Confederazione ovvero di un
Consorzio delle Comunità Israelitiche Italiane da erigere in ente morale, che suscitò
ampie e non sempre distese discussioni all’interno del Comitato. Particolarmente
interessanti, i verbali delle sedute del Comitato delle Comunità fra il 1911 e il 1913,
nel corso delle quali vennero affrontati anche temi come l’azione da intraprendere
presso i rabbini di Tripoli e Bengasi in Libia,
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e l’intervento di sensibilizzazione del
governo italiano e dell’opinione pubblica circa la condizione degli ebrei negli stati
balcanici dopo le due guerre del 1911 e del 1913.
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Fra i documenti di questo periodo
è presente anche una copia della lunga lettera inviata da Angelo Sereni a nome del
Comitato, al Ministro degli Esteri Antonino di Sangiuliano,
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per un’azione del go-
verno italiano alla conferenza di pace di Londra
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in particolare per il riconoscimento
della cittadinanza rumena a tutti gli ebrei nati e residenti in Romania e agli ebrei
stranieri che in seguito alla ridefinizione dell’assetto balcanico si trovarono sotto la
sovranità rumena.
Il titolo “Felice Ravenna” è stato suddiviso in tre Classi: “Federazione Sionisti-
ca Italiana”, “Consorzio, poi Unione delle Comunità Israelitiche Italiane” e “Carte
personali”, di cui la documentazione sulle attività e la corrispondenza della FSI, così
come i fascicoli della corrispondenza da presidente dell’UCII, costituiscono la parte
forse più preziosa e consistente.
Di questi fascicoli fa parte l’ampia corrispondenza che Felice Ravenna ebbe con
vari esponenti sionisti, italiani soprattutto, ma anche europei, negli anni della Prima
guerra mondiale. Il futuro della Palestina, il suo riconoscimento come patria degli
ebrei e l’azione dei sionisti in questo senso, è naturalmente uno dei principali temi
di discussione.
L’ampiezza della documentazione sulle attività della FSI lungo tutto il periodo
della presidenza Ravenna consente una ricostruzione abbastanza precisa e dettagliata
anche del dibattito interno all’ebraismo italiano circa la questione sionista, le di-
vergenze di vedute fra i rappresentanti della FSI e il gruppo sionista che si formò a
Firenze attorno ad Alfonso Pacifici.
Le carte della classe “Consorzio, poi Unione delle Comunità Israelitiche Italiane”
sono rilevanti soprattutto per la corrispondenza con i segretari dell’Unione, Guido
De Angelis e Dante Lattes, le copie dei bilanci e le relazioni sulle attività dell’Unio-
ne. La documentazione della classe “Studio legale di Leone e Felice Ravenna”, è
particolarmente importante per la documentazione relativa all’attività legale svolta
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«Si decide di scrivere ai rabbini di Tripoli e di Bengasi incoraggiandoli nell’azione di ita-
lianità che stanno compiendo presso quei nostri correligionari». ACDEC,
Fondo Leone e Felice
Ravenna
, b. 3, f. 27, Verbale della riunione del Comitato delle Comunità, 19-20 novembre 1911.
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Nel «Comunicato sulla riunione [del Comitato delle Comunità Israelitiche Italiane] di Fer-
rara dei giorni 26 e 27 febbraio 1913» si legge: «Il comm. Sereni riferisce poi che la presidenza si
è occupata e si sta occupando con molto zelo e con molto amore della questione degli ebrei rumeni
che giustamente tanto interessa tutte le organizzazioni israelitiche europee ed informa che con la
cooperazione dell’ottimo Comm. Ravenna, membro autorevole del Consiglio Direttivo dell’Al-
liance Israelite Universelle, si è posto in cordiali rapporti con questo Istituto.» ACDEC,
Fondo
Leone e Felice Ravenna
, b. 3, f. 27, Comitato delle Comunità Israelitiche Italiane. Comunicato
sulla riunione di Ferrara dei giorni 26 e 27 febbraio 1913.
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ACDEC,
Fondo Leone e Felice Ravenna
, b. 3, f. 27, Lettera a S. Eccellenza il Marchese di
S. Giuliano, Ministro degli Affari Esteri, 16 marzo 1913.
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Si tratta della Conferenza di pace seguita alle guerre balcaniche del 1911 e del 1913.
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