Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 299

L
AURA
B
RAZZO
Ferrara, crocevia dell’ebraismo italiano.
Le carte del Fondo Leone e Felice Ravenna della Fondazione CDEC
Ferraresi da generazioni,
1
Leone e Felice Ravenna sono stati per quasi set-
tant’anni rappresentanti di quella tradizione ebraica che, nel centro estense come in
molte comunità italiane, dall’età dell’emancipazione in avanti, subì una progressiva
e inesorabile decadenza, sia dal punto di vista numerico che culturale.
2
Leone Ravenna (1837-1920) e il figlio Felice (1862-1937) sono stati indiscuti-
bilmente protagonisti della vita ebraica italiana: il primo per il contributo fondamen-
tale che diede alla formazione del Comitato delle Comunità israelitiche, primo orga-
no centrale e unitario dell’ebraismo italiano; il secondo per aver diretto e presieduto
la Federazione Sionistica Italiana per i primi due decenni del ’900 ed essere stato,
negli anni ’30, il primo presidente dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane.
I nomi di Leone e Felice Ravenna sono dunque una presenza costante negli studi
sull’ebraismo italiano nel periodo che va dalla seconda metà dell’Ottocento fino al
fascismo della vigilia delle leggi antiebraiche. Ciononostante, su nessuno dei due,
ad oggi, sono state svolte ricerche che ne ricostruiscano puntualmente non solo le
attività, ma anche la formazione, il contesto culturale di provenienza.
Proprio per via di questa lacuna – incolmabile per l’appuntamento in questo
convegno – il mio intervento ha come obiettivo non tanto di ricostruire i profili bio-
grafici di Leone e Felice Ravenna, quanto piuttosto di sottolineare come il legame
strettissimo che essi mantennero sempre con la città di Ferrara e al contempo il ruolo
che entrambi ricoprirono nella vita ebraica italiana, abbia contribuito, per certi aspet-
ti, a fare di Ferrara una sorta di ‘crocevia’, di luogo di snodo dell’ebraismo italiano
dell’epoca liberale, o ancora, come ha scritto Alberto Cavaglion, di «grande-piccola
capitale [dell’ebraismo italiano] equivalente a Trieste o a Roma».
3
Si tratta di una ‘lettura’ certo non priva di qualche azzardo o forzatura, ne sono
consapevole; ma alla quale le carte personali dei Ravenna, in qualche modo ‘invita-
no’. I carteggi compresi nel Fondo Leone e Felice Ravenna, conservato oggi presso
1
I Ravenna furono una delle più antiche e prestigiose famiglie ebraiche di Ferrara. La loro
presenza nella città estense si fa risalire al XV secolo. I
LARIA
P
AVAN
,
Il podestà ebreo. La storia di
Renzo Ravenna tra fascismo e leggi razziali
, Laterza, Roma-Bari 2006, p. 3.
2
«Sul finire del XIX secolo, anche il gruppo ebraico di Ferrara cominciava a mostrare i primi
segni di una decadenza, numerica e culturale, destinata ad accentuarsi ulteriormente nel corso degli
anni successivi e a caratterizzare la vita si molte piccole e medie comunità ebraiche della penisola
che si assottigliavano anche a causa di una crescente emigrazione verso i maggiori e più vitali
centri urbani del paese, come Milano o Torino».
Ibidem,
pp. 7-8.
3
A
LBERTO
C
AVAGLION
,
Postfazione
a I. P
AVAN
,
op.
cit
., p. 287.
Ebrei a Ferrara 3.indd 299
07/04/14 11:07
1...,289,290,291,292,293,294,295,296,297,298 300,301,302,303,304,305,306,307,308,309,...384
Powered by FlippingBook