Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 295

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IBATTITO
Moderatore: Pier Cesare Ioly Zorattini
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ESARE
I
OLY
Z
ORATTINI
– Ringrazio Mauro Perani per l’
escursus
sulle
ma-
zevot
ferraresi e non solo. Mi permetto di aggiungere subito che quel 1390 è bat-
tuto da una
mazevah
cividalese (del 1342) che Avneri e Vivian hanno decifrato e
pubblicato.
M
AURO
P
ERANI
– Sono molto contento. C’è a Lugo una stele che nella letteratura
era descritta come duecentesca, ma per scrittura, per forma, per struttura, per icono-
grafia, per lettere è assolutamente impossibile; si tratta di un errore, forse anche del
lapicida; una stele duecentesca non l’ho mai vista in Italia centro-settentrionale. Per
quanto riguarda la stele di Cividale del Friuli, pubblicata da Zvi Avneri nel suo stu-
dio sulle iscrizioni a Cividale, e ripubblicata da Angelo Vivian nel contributo pub-
blicato in “Memorie Storiche Forogiuliensi”, ho seri dubbi che si possa veramente
parlare del 1342 considerati anche i recenti contributi di David Malkiel e Ivonne
Zenarola. In particolare Malkiel, in relazione alla defunta della stele in esame,
che
sarebbe stata una signora martirizzata e morta in carcere fra i tormenti per aver
rifiutato il battesimo, nello studio qui citato in nota afferma che “Scholars have
labored to supply the historical context underpinning this set of circumstances,
but this is not our concern”. Ora, non mi è stato possibile esaminare
de visu
, la
stele frammentaria, conservata assieme ad altre presso il Museo Archeologico di
Cividale assieme ad un’altra dozzina fra stele intere e frammentarie, che sembra-
no provenire dal cimitero che era situato fuori Porta San Giovanni. Tuttavia ho
potuto vedere, grazie a una fotocopia dello studio di Vivian gentilmente inviatomi
dalla collega Maddalena Del Bianco, che la data è resa tramite le lettere
shin qof
gimel
scritte tutte vicine e ciascuna con un punto sopra, a indicare che occorre
calcolarne il valore numerico per ottenere l’anno di morte. Ora, non ho mai visto,
nelle molte centinaia di stele ed epitaffi ebraici da me esaminati, che l’espressione
nell’anno
(
Shenat
o
Bi-shnat
) sia mai stata resa con una
shin
attaccata ad altre
lettere ebraiche con valore numerico delle seguenti decine e unità. Infatti, per in-
dicare l’abbreviazione e l’iniziale di
sh
(-
anah
), la
shin
deve assolutamente essere
distaccata da quanto segue. I precedenti editori dell’epitaffio, invece, ritengono
che questa
shin
, pur essendo attaccata alle due lettere seguenti, sia l’iniziale di
Shenat
, stato costrutto di
shanah
, “anno”, nel senso di
Nell’anno…
a cui poi si
dovrebbe aggiungere il valore numerico delle due restanti lettere
qof
e
gimel
, vale
a dire 400+3=403, cifra a cui aggiungendo 240 si ottiene 643. Escludo del tutto
che le tre lettere scritte così unite, possano essere lette come han fatto Avneri e
Vivian. Quest’ultimo, fra l’altro nella traslitterazione del testo ebraico che pro-
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