Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 51

Di Ferrara ma non a Ferrara. I rapporti tra i nuclei ebraici del Polesine di Rovigo e gli ebrei di Ferrara
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contatti fra i rami familiari si erano mantenuti. Anche Abramo di Elia apparteneva al-
la famiglia,
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ma per stabilire l’esatto legame servono ulteriori ricerche. I tre fratelli
«da Modena» rappresentavano la colonna portante di una vasta rete di interessi che
dalla seconda città estense si estendevano a Bologna e ad altri centri nel suo conta-
do.
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Nel giro di qualche anno, i «da Modena» avrebbero avuto un peso crescente sul
controllo degli edifici, acquisendo la maggioranza delle quote di proprietà e le quote
detenute in uso
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; Dattilo in particolare avrebbe ottenuto anche la gestione del banco
dopo averla contesa a Davide di Consiglio Finzi.
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Volendo seguire, fra questi, i soli soggetti direttamente coinvolti nel contesto
rodigino, si noterà come alcuni dei legami di questo esteso
network
fossero stabiliti
proprio fra i Finzi «del Polesine» e la famiglia «da Modena», e in questo caso gli
anelli di congiunzione furono sovente le donne
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. Per questo primo livello della rete,
i personaggi chiave sono Leucio Finzi da Rovigo e Dattilo di Vitale da Modena con
il fratello Daniele.
A Rovigo, Leucio di Gaio Finzi era sposato a Bellarosa; i matrimoni dei loro
molti figli furono decisamente indirizzati a consolidare o stabilire relazioni parentali
che correvano parallele: resta difficile però districare cause ed effetti, dato che, come
sempre, si componevano affari ed affetti. Molte energie furono impiegate nel rappor-
to con i fratelli «di Vitale da Modena»: il primo legame che considereremo avvenne
tramite Consola, figlia di Leucio Finzi, la quale aveva sposato Dattilo da Modena,
probabilmente negli anni Quaranta del Quattrocento. La coppia ebbe due figlie, Bel-
laviola e Gentile, sulle quali si tornerà più oltre.
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Vitale del fu Daniele di Vitale da
Modena, figlio del già defunto fratello di Dattilo, nel 1462 sposò Gentile, un’altra
figlia di Leucio Finzi. Il matrimonio avvenne a Rovigo, dove il giovane sposo era
forse stato inviato presso il futuro suocero.
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Pochi anni dopo, ser Abramo del fu Elia, stavolta esplicitamente Finzi, versò a David del fu
Consiglio (Finzi) alcune somme per affitti e partecipazioni a due banchi bolognesi (in cappella di
Santo Stefano e in cappella Santa Barbara); il mese successivo nominò come procuratore lo stesso
David perché seguisse la liquidazione della propria partecipazione al banco; A. F
RANCESCHINI
,
op.
cit
., doc. 526b (16 marzo 1450) e doc. 527 (17 aprile 1450). R
OSSELLA
R
INALDI
,
Topografia docu-
mentaria per la storia della comunità ebraica bolognese
, in
Banchi ebraici a Bologna
, cit., pp.
29-87 (p. 59).
56
A
NTONELLA
C
AMPANINI
,
Tracce documentarie della presenza ebraica a Modena nel Medio-
evo
, in
Le comunità ebraiche a Modena e a Carpi
, a cura di F. Bonilauri – V. Maugeri, Giuntina,
Firenze 1999, pp. 35-40. M. G. M
UZZARELLI
,
I banchieri ebrei e la città
, cit., pp. 137-141.
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Si veda la situazione descritta al momento di assegnare l’eredità di Dattilo: A. F
RANCESCHI
-
NI
,
op. cit
., doc. 799 (29 maggio 1467).
58
Ibidem
, doc. 513 (11 febbraio 1449).
59
Per approfondimenti sul tema si rimanda, a M. L
UZZATI
,
Alle radici della «Jüdische Mut-
ter»: note sul lavoro femminile nel mondo ebraico italiano fra Medioevo e Rinascimento
, in
La
donna nell’economia (secc. XIII-XVIII)
, a cura di S. Cavaciocchi, Le Monnier, Firenze 1990, pp.
461-473.
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Consola non è mai citata nelle fonti rodigine; si noti che nella documentazione di Modena
la provenienza di Leucio Finzi è Padova, mentre nelle fonti ferraresi oscilla fra Padova e Rovigo.
La data del matrimonio è presunta osservando che nel 1467 la figlia Gentile è ancora pupilla, ma la
figlia Bellaviola, pur essendo minore di 25 anni, è già sposata. A. C
AMPANINI
,
Tracce documentarie
della presenza ebraica a Modena
, cit., p. 39. M. G. M
UZZARELLI
,
I banchieri ebrei e la città
, cit., p.
137. A. F
RANCESCHINI
,
op. cit
., doc. 799 (29 maggio 1467).
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E. T
RANIELLO
,
Gli ebrei e le piccole città
, cit., pp. 270-271.
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