La vertenza tra la comunità ebraica di Ferrara e la Casa dei catecumeni sulla tassa retroattiva
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abbiamo per avversario un luogo Pio; qualunque motivo, anche leggero, basta per
ricusar d’esaudire le nostre istanze: ho pensato che se la casa de Catecumeni giun-
ge ad ottenere una sentenza, la superiorità prenderà questo pretesto, per dire che la
giustizia deve avere il suo corso, e che non si possono dar ordini Governativi contro
una sentenza. Non volendo io pertanto, incontrare il riferito ostacolo, ho creduto che
l’interesse di codesta Università esigesse assolutamente di non più di ferire, ed in
conseguenza ho dato corso all’istanza di cui le trasmetto qui acclusa la copia.
L’Eminentissimo Segretario di Stato ha ordinato sulla medesima, che si riunisca
alla posizione, e che di tutto gli si presenti analoga relazione. Stò alla veletta per
conoscere chi sarà colui che dovrà fare tal relazione. Col medesimo mi […] in modo
che la ragione sia conosciuta, e niente lascierò d’intentato, perché l’istanza abbia un
prospero successo.
Nel Venturo ordinario le darò ulteriori notizie; per ora termino col ripeterle i
sensi della mia stima, e del mio attaccamento, con i quali mi dico
Di Vostra Signoria Stimatissima
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OCUMENTO N
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Stimatissimo Signore
Appena ricevuta la gentilissima sua, mi son dato moto, perché dai ministri della
Segreteria di Stato si riassumesse la posizione concernente gli ordini dati relativa-
mente alla domanda formata, quattr’anni sono dalla Casa dei Catecumeni contro
codesta Università. Il Signor Ciani Archivista ha avuto la bontà d’incaricarsene, ed
in fatti si è rinvenuta.
Però conviene per il buon andamento della cosa che si differisca per qualche
altro giorno a mover passi ulteriori, ed eccone la ragione. Monsignor Mauri è que-
gli che trattò allora quest’affare. Egli restò persuaso che giustissima era l’istanza
dell’Università. Presentemente sta Monsignor Mauri passando qualche giorno in
Civitavecchia, per motivi di salute. Io non credo di dover avventurare un’istanza
pendente la di lui assenza. È certo che prima di ordinare, o che ci si dia copia dell’or-
dine d’allora o che si rinnovi l’ordine medesimo. Vorrà l’Eminentissimo Segretario
di Stato sentire il rapporto di alcuno fra i suoi ministri. Potrebbe tale rapporto essere
chiesto a qualcuno, di sentimento a noi contrario, ed ecco che incautamente avremmo
rovinato l’affare, per il solo motivo di non voler aspettare pochi giorni, quanti appun-
to ne passeranno prima che ritorni Monsignore Mauri.
Spero che Vostra Signoria e codesti signori interessati approveranno questo mio
procedere, e riservandomi il di più fra poco, passo al bene di rinnovarle l’omaggio de
miei sensi di stima con i quali ho l’onore di dirmi
Suo
Devoto e obbediente servitore
Roma 3 Giugno 1820
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OCUMENTO N
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Eminentissimo Principe
L’Università degli Ebrei di Ferrara, Oratrice Umilissima di Vostra Eminenza
Reverendissima espone essergli stato intimato un ordine, che si suppone emana-
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