Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 250

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Andrea Yaakov Lattes
tassa che tutte le altre quella di cui pretendesi il pagamento. Né già essi intendono di
opporsi allo stabilimento e conservazione della casa dei catecumeni, ma conoscono
essi, come lo conosce ognuno, che questo è un pubblico stabilimento come tutti gli
altri, il quale deve anche, come tutti gli altri essere a carico del pubblico erario, cioè
di tutto lo Stato, e nella stessa guisa, che si griderebbe all’ingiustizia, qualora si vo-
lessero far mantenere i pubblici stabilimenti da una sola classe di cittadini, così gli
Ebrei pretendono di essere in dritto di venir esentati dal pagamento di questa tassa
particolare; per ottenere la qual cosa ricorrono all’Eminenza Vostra come supremo
Ministro e primo Organo di Nostro Signore.
Ancora è da notarsi, che l’enunciato ordine emanato dall’Eminentissimo Sig.
Caraffa Trajetto, come Prefetto della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari,
e per quanto la detta Congregazione abbia giurisdizione su ciò che riguarda la Pia
Casa de’ Catecumeni (giurisdizione che in un tempo estese fino al pagamento delle
tasse) ora però che nel Benefico Motu proprio ultimamente pubblicato, si son divisi i
poteri centralizzata l’amministrazione e dato al sistema daziale una forma regolare ed
esatta, non può più senza contradire e distruggere le disposizioni del Motu proprio la
Congregazione dei Vescovi e Regolari, che è un Tribunale meramente Ecclesiastico,
e non finanziario, non può più dico, né stabilir delle tasse né richiamarne in vigore
delle antiche, né finalmente dare delle disposizioni relative al pagamento della tassa
che ingiustamente si pretende dall’Oratrice.
Sulla seconda questione: La protesta contenuta nel precetto intimato all’Oratri-
ce, è soggetta a tutte le eccezioni suriferite. Ella inoltre pecca contro le prime nozioni
del giusto, giacché tende a pretender una tassa decorsa pendente che Ferrara dipende-
va da altro dominio. E finalmente ella è in disprezzo degli ordini di Vostra Eminenza.
In tale stato di cose l’Università Oratrice supplica Vostra Eminenza perché si
compiaccia (consultato anche se lo crede a proposito il Sovrano Oracolo) decidere
ed ordinare, che atteso il sistema daziale nuovamente introdotto, rimane soppressa
la tassa particolare di cui si tratta, ed in conseguenza non si fa luogo al pagamento
delle pretese annualità, e tanto meno può essere ammessibile la riserva, e protesta
contenute nel citato precetto in data 17 settembre.
Che della grazia eccetera.
All’Eminentissimo Principe
Il Signor Cardinal Consalvi
Segretario di Stato
Per l’Università degli Ebrei di Ferrara
D
OCUMENTO N
. 7
17 Giugno 1820
Stimatissimo Signore
Le premure contenute nella gentilissima sua, in data del di 9 andante, e la no-
tizia da me avuta che Monsignore Mauri per causa di salute si tratterrà ancora per
molto tempo lontano dalla Dominante, mi hanno determinato a dar moto alle ope-
razioni onde ottenere l’abolizione delle molestie della Casa de Catecumeni. Trattasi
d’un oggetto, nel quale abbiamo ogni ragione; sarebbe un’ingiustizia manifesta il
ricusare d’esaudire i reclami di codesta Università; tuttavia bisogna pur confessarlo,
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