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Andrea Yaakov Lattes
[...] sente Vostra Eminenza quanto sia ingiusto che gli Ebrei intanto che sono gravati di
tutte le cose egualmente che tutti gli altri cittadini, debbano poi per un di più pagarne
un’altra particolare, giacché non è ne più ne meno di una tassa che tutte le altre quella
di cui pretendesi il pagamento. Ne già essi intendono di opporsi allo stabilimento e con-
servazione della casa dei catecumeni, ma conoscono essi, come lo conosce ognuno, che
questo è un pubblico stabilimento come tutti gli altri, il quale deve anche, come tutti gli
altri essere a carico del pubblico erario, cioè di tutto lo Stato, e nella stessa guisa, che si
griderebbe all’ingiustizia, qualora si volessero far mantenere i pubblici stabilimenti da
una sola classe di cittadini, così gli Ebrei pretendono di essere in dritto di venir esentati
dal pagamento di questa tassa particolare;
[...] La protesta contenuta nel precetto intimato all’Oratrice, è soggetta a tutte le eccezio-
ni suriferite. Ella inoltre pecca contro le prime nozioni del giusto, giacché tende a preten-
der una tassa decorsa pendente che Ferrara dipendeva da altro dominio. E finalmente ella
è in disprezzo degli ordini di Vostra Eminenza.
In tale stato di cose l’Università Oratrice supplica Vostra Eminenza perché si compiaccia
(consultato anche se lo crede a proposito il Sovrano Oracolo) decidere ed ordinare, che
atteso il sistema daziale nuovamente introdotto, rimane soppressa la tassa particolare di
cui si tratta, ed in conseguenza non si fa luogo al pagamento delle pretese annualità, e
tanto meno può essere ammessibile la riserva, e protesta contenute nel citato precetto in
data 17 settembre.
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Vanno qui sottolineati alcuni passi interessanti contenuti nella supplica. Prima
di tutto viene evidenziato appunto come gli ebrei «siano gravati» e paghino le tasse
«egualmente che tutti gli altri cittadini». Inoltre, sostengono i capi della comunità,
loro non hanno niente in contrario che la Casa svolga le sue opere, proprio a danno
della collettività ebraica bisogna aggiungere, «né già essi intendono di opporsi al-
lo stabilimento e conservazione della casa dei catecumeni», tuttavia se le autorità
pubbliche decidono di mantenere una simile opera almeno che sia questa «a carico
del pubblico erario». È chiaro che simili ragionamenti non sarebbero stati possibili
durante l’
Ancien Régime
.
Ma non finì qui. Perché dopo la Casa dei catecumeni di Roma si mosse anche
quella di Ferrara per ottenere le tasse non pagate durante il periodo napoleonico. Re-
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Appendice, documento n. 6.
Ebrei a Ferrara 1.indd 240
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