Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 79

D
IBATTITO
Moderatore: Anna Esposito
A
NNA
E
SPOSITO
– Benissimo, grazie veramente di cuore alla dottoressa Bastos
Mateus per questa relazione: con essa rimaniamo a Ferrara ma utilizzando fonti che
provengono da molto lontano da Ferrara perché mi sembra che, a parte la documen-
tazione pubblicata da Aron di Leone Leoni, siano quelle della documentazione por-
toghese custodite a Lisbona quindi una testimonianze molto ricca e vivace, difficile
da trovare in documentazione diversa. Avrei alcune domande che le porrò successi-
vamente.
Anche la relazione dell’architetto Mattei ci ha dato degli spunti molto interessan-
ti anche per chi non si occupa come me di architettura ma in realtà qui non c’è solo
architettura, è il mondo della cultura, il mondo umanistico e l’esame della biblioteca
dell’umanista ferrarese è veramente significativa… quindi molti complimenti.
Adesso abbiamo tempo per le domande e il dibattito quindi invito Michele Luz-
zati ed Elisabetta Traniello qui al tavolo, mentre purtroppo Silvia Superbi ha dovuto
lasciare il convegno per esigenze di lavoro, quindi purtroppo siamo privati della sua
presenza: peccato perché i temi proposti sono molto stimolanti. Cominciamo con le
domande su qualsiasi relazione della mattinata.
M
ARINA
C
AFFIERO
– Avevo varie domande per la relazione di Silvia Superbi
che non si possono fare… per quanto poi forse possiamo chiedere un chiarimento a
Michele Luzzati. Io mi sono occupata come modesta modernista della relazione fra
inquisitori ed ebrei e dell’accusa di eresia, che non è una cosetta da niente. Infatti
Superbi giustamente dice che l’inquisizione procede contro gli ebrei
sicut contra
hereticos
. C’è un problema molto forte, che tu potrai sciogliere, perché per esempio,
in epoca moderna fra Cinque e Seicento, gli inquisitori discutono se si può conside-
rare gli ebrei eretici o no, e raggiungono una risposta ambigua ma che si può con-
siderare sostanzialmente positiva sulla base di accuse di reati molto pesanti come
l’eresia e altri. Avrei voluto sapere da lei se c’era un dibattito simile, anche se non
è una cosa scontatissima perché il ruolo dell’Inquisizione nel Medioevo mi sembra
un po’ diverso. Poi volevo chiedere a Michele (con questa presenza femminile così
prevalente che mi fa molto piacere) e risponderai
pro ut
Superbi. Mi interessava
sapere quando nasce una Comunità. Perché Superbi aveva concluso l’intervento
dicendo che nel 1458 il marchese fa una decreto per la sinagoga che chiude la que-
stione e inizia veramente la storia di una Comunità, perché in precedenza gli Estensi
trattavano con i singoli. Ed è una domanda che anche tu hai fatto e volevo qualche
chiarimento in proposito.
Poi volevo rivolgere una domanda a tutte le relatrici, perché hanno proposto
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