Ebrei a Ferrara. Ebrei di Ferrara. Aspetti culturali, economici e sociali della presenza ebraica a Ferrara (secc. XIII-XX) - page 85

Dibattito
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spostandoci da un albergo all’altro. E siamo registrati nel
data base
dell’hotel dove
già siamo stati. A Pisa, il compartimento toscano emette un biglietto ferroviario da
Pisa a Bologna ma devo entrare in Emilia Romagna per avere un biglietto ferroviario
da Porretta a Bologna che emette solo il compatimento emiliano-romagnolo: è un’al-
talena di libertà. Nel Medioevo la circolazione degli uomini e dei beni è più libera, e
anche per gli ebrei che erano sì controllati, ma che si spostavano con le loro merci. La
storiografia ha preso certe tipologie e ha definito che gli ebrei viaggiavano molto, e
poi lo ha detto dei maestri comacini, e poi dei mercanti toscani. Ma anche i mercanti
emiliani viaggiavano e anche i vetrai. Ci insegnano a scuola che i maestri comacini
si sono spostati da Como in tutta Italia, ma altrettanto hanno fatto i mercanti emiliani,
e se si va a scavare tutti girano. La mania della storia locale è localistica e questo
è da superare. Abbiamo a Pisa un’ottima storica, una specialista di vetro, Daniela
Schiaffini, che si occupa dei vetrai offrendone un quadro completo e passando oltre
i localismi passati; mentre prima si studiavano ‘i vetrai di Pisa’, senza pensare che
stesse tematiche valevano anche per i vetrai di Lucca, che dista da Pisa 20 km. Sono
cose che dobbiamo un po’ correggere.
A
NDREA
F
AORO
– C’è qualche ragione specifica che sposta a emigrare dalla To-
scana le attività economiche tutte nelle stesso periodo, quello cui facevo riferimento
prima? Tutti i toscani ben affermati anche in estero? Questi vetrai avevano tre citta-
dinanze: bolognese, fiorentina e ferrarese.
M
ICHEL
L
UZZATI
– Non credo. Non ci sono particolari cause: una guerra, la pe-
ste forse allontana qualcheduno da una parte. Ma non esistono motivi economici
strutturati di tali spostamenti. Sicuramente incidono molto più facilmente le vicende
familiari, forse un terremoto.
A
NNA
E
SPOSITO
– Per me è un po’ provocatorio questo cognome da Terracina.
L’origine è delle mie parti. Ma si sa che percorso hanno fatto?
M
ICHEL
L
UZZATI
– Come i Supino, i Dall’Aquila, i Latino, sicuramente sono me-
ridionali. Si spostano in Toscana e mantengono l’origine lontana che diviene poi
forma cognominale. Sono romani che da Roma si trasferiscono a Terracina e si tra-
sferiscono altrove conservando il cognome.
A
NNA
E
SPOSITO
– Le curiosità sono terminate, per cui concludiamo la sessione
mattutina e rinviamo i lavori al pomeriggio.
Ebrei a Ferrara 1.indd 85
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