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Francesca Mattei
artistica a Ferrara nel primo Cinquecento. Girolamo Mario Contughi padroneggiava
il latino, il greco e l’ebraico: il palazzo, a tutta prima, si configura come una sorta
di manifesto della sua erudizione e, d’altra parte, costituisce una prova tangibile
dell’influenza che il colloquio ebraico-cristiano ebbe nella città estense, non solo
nelle opere letterarie ma anche in quelle artistiche.
24
Torboli ha sottolineato che,
negli anni di costruzione del palazzo tra il 1541 e il 1542, fu istituita presso lo
Studio della città una cattedra di ebraico che venne assegnata ad Avraham Farissol,
amanuense, insegnante, polemista e autore di diversi commenti al testo delle sacre
scritture.
25
Farissol, che dimora a lungo a Ferrara tra gli anni Settanta del Quattro-
cento e i primi decenni del Cinquecento, è autore del testo
Lo scudo di Abramo,
uno scritto polemico nato a seguito di una disputa con due monaci: il duca Ercole I
d’Este lo incaricò di approntarne un estratto in italiano in modo che fosse compren-
sibile ai due monaci chiamati in causa. Si tratta indubbiamente di un’importante
testimonianza del clima religioso imperante nella città alla fine del XV secolo, ma
anche dell’apertura dimostrata dal duca estense.
26
La presenza di un interesse per la cultura ebraica ha lasciato traccia in alcune
opere d’arte nate in seno all’Officina ferrarese. Si pensi alla
Madonna Roverella
(post 1474) di Cosmè Tura, commissionata da Lorenzo Roverella – medico, teolo-
go, diplomatico, vescovo della città estense e insegnante presso l’università pari-
gina – dove compaiono i dieci comandamenti filologicamente trascritti in ebraico;
27
o alla
Presentazione al tempio
(1505) di Lorenzo Costa, un quadro distrutto nel
1945 ornato da una serie di iscrizioni in caratteri semitici tratte da libri diversi
dell’antico testamento [Figg. 2-3].
28
L’eredità di questi pittori viene accolta da Lu-
dovico Mazzolino, nato dal pittore Giovanni intorno al 1480 a Ferrara, e in seguito
allievo di Costa.
29
Dalia Haitovsky e Giulio Busi si sono concentrati sulla ricchez-
za di iscrizioni ebraiche presenti nei suoi quadri: ben quindici opere, infatti, sono
contraddistinte da tali epigrafi.
30
Considerandone la maturità espressiva e artistica,
24
Bisogna ricordare che una serie di lapidi funerarie con iscrizioni in ebraico formava la
colonna di Borso d’Este, come è stato scoperto durante i restauri compiuti nel 1960. Si tratta di
un episodio con connotazione e significato completamente differente rispetto alle vicende oggetto
del presente saggio, maggiormente autoreferenziale e rivolto ai membri della Comunità ebraica
ferrarese: tuttavia costituisce un’importante testimonianza – seppure relativa a un ambito diverso –
della persistenza della cultura ebraica a Ferrara. Si veda P
AOLO
R
AVENNA
,
Le lapidi ebraiche nella
colonna di Borso d’ Este a Ferrara
, Gabriele Corbo, Ferrara 2003.
25
M. T
ORBOLI
, «Fonti ed interpretazioni», cit., p. 99.
26
Su Farissol: D
AVID
B. R
UDERMAN
,
The World of a Renaissance Jew. The Life and Thought
of Abraham ben Mordecai Farissol
, Hebrew Union College press, Cincinnati 1981. G
IULIO
B
USI
,
L’enigma dell’ebraico nel rinascimento
, Nino Aragno, Torino 2007, pp. 73-98.
27
Sulla Madonna Roverella rimando a: M
ONICA
M
OLTENI
,
Cosmè Tura
, F. Motta, Milano
1999, pp. 111-112. J
OSEPH
M
ANCA
,
Cosmè Tura. The Life and Art of a Painter in Estense Ferrara,
Clearendon Press, Oxford 2000, p. 115.
28
D
ALIA
H
AITOVSKY
, «A New Look at a Lost Painting: The Hebrew Inscription in Lorenzo
Costa’s
Presentation in the Temple
», in
Artibus et Historiae
, vol. 15, n. 29, 1994, pp. 111-120.
29
Alcune notizie sulla biografia di Mazzolino sono ricavate da G
IROLAMO
B
ARUFFALDI
,
Vite
de’ pittori e scultori ferraresi
, Taddei, Ferrara 1842-1846, vol. I, pp. 126-127. Per ulteriori notizie
biografiche su Mazzolino e per un catalogo della sua opera rimando a S
ILLA
Z
AMBONI
,
Ludovico
Mazzolino
, Ferrara, Cassa di Risparmio di Ferrara 1968, in attesa della monografia: A
NDREI
B
LIZ
-
NUKOV
,
Ludovico Mazzolino. Catalogo ragionato
, Firenze, in corso di pubblicazione.
30
G. B
USI
,
op. cit
., pp. 91-97. D
ALIA
H
AITOVSKI
,
The Hebrew Inscriptions in Ludovico Maz-
Ebrei a Ferrara 1.indd 66
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