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Keoma Ambrogio
anno, prendono il via le sue proposte e poi gli incarichi ufficiali per la redazione
del
Piano Regolatore e di Ampliamento della città
(1911-15), compreso il contesta-
to progetto dell’odierno ‘Rione Giardino’. Anche a seguito della cocente delusione
sulle sorti del piano, nel 1917 la famiglia Contini si trasferisce a Roma, dove Ciro
aveva ottenuto un incarico presso l’Istituto Cooperativo delle Case degli Impiegati
dello Stato per divenire, poi, consulente della Banca Monte dei Paschi di Siena. Da
Roma torna a interessarsi della sua città natale quando è nuovamente coinvolto nella
redazione definitiva del
Piano Regolatore
(1923-26) [Fig. 1], del quale pubblica la
relazione, a proprie spese, nel 1937.
2
Nel 1941 i Contini sono costretti a rifugiarsi a
Los Angeles, negli Stati Uniti, per sfuggire alle persecuzioni antisemite, e qui Ciro
Contini muore nel 1952.
3
1.2. Riferimenti storiografici
La figura di Contini, dimenticata dai posteri a partire dalla sua fuga negli Stati
Uniti, è stata oggetto di una serie di studi e interpretazioni critiche, tanto sul suo
ruolo di progettista che di urbanista, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del
Novecento;
4
studi che ne hanno ampiamente riabilitato la memoria, forse peccando,
in alcuni casi, di eccessi agiografici.
La prima citazione all’opera dell’ingegnere risale al 1959, quando Bruno Zevi
descrive, nella rivista
L’Architettura
, il villino Melchiori quale pregevole esempio di
edificio liberty in Emilia Romagna.
5
Ancora sul villino seguono citazioni in catalo-
ghi di mostre e volumi dedicati alle architetture Liberty italiane tra il 1968 e il 1988.
6
Il primo concreto approfondimento sulla biografia del nostro e sulla sua atti-
vità professionale si ha in occasione della pubblicazione degli atti del convegno
«
Edilizia ed urbanistica dall’alto medioevo al tardo Rinascimento
» organizzato
dall’ANISA nel 1984. Nell’appendice documentaria degli Atti, Lucio Scardino e
Fabrizio Fiocchi riportano per esteso la
Relazione
del piano regolatore del 1926
(quella pubblicata dallo stesso Contini nel 1937) con un saggio introduttivo che in-
quadra la figura dell’ingegnere e il processo di redazione del piano.
7
Una sintesi che
2
C
IRO
C
ONTINI
,
Piano Regolatore e d’Ampliamento della città di Ferrara e sobborghi. Rela-
zione tecnica
, Macry, Roma (giugno) 1937.
3
Per una più esaustiva dissertazione biografica si rinvia a L
UCIO
S
CARDINO
,
Ciro Contini, os-
sia la stagione del floreal ferrarese
, in I
DEM
,
Ciro Contini Ingegnere e Urbanista
, Liberty House,
Ferrara 1987, pp. 11-42.
4
Sono questi decenni importanti nel processo di riscoperta della città di Ferrara e dei suoi
miti
grazie ai molti studi e a una proposta culturale al grande pubblico di ottimo livello, con numerosi
convegni e pubblicazioni di approfondimento sui temi della storia, dell’architettura e delle arti
ferraresi antiche e contemporanee.
5
B
RUNO
Z
EVI
, «Una villa del 1902 a Ferrara-Liberty in sordina», in
L’Architettura
, 41, 1959,
pp. 772-773.
6
R
OSSANA
B
OSSAGLIA
,
Il Liberty in Italia
, Milano 1968, p. 115 (con nuova edizione nel 1997).
Mostra del Liberty Italiano
, catalogo, Milano 1972, p. 118.
Il Liberty a Bologna e nell’Emilia
Romagna
, catalogo, Bologna 1977, p. 44.
Il Liberty italiano e ticinese
, catalogo, Roma 1981, pp.
22-23. V
INCENZO
V
ENDELLI
,
L’Emilia senza mura: la riorganizzazione della città e la diffusione del
Liberty
, in
Liberty in Emilia
, coordinamento editoriale G. Marni, Artioli, Modena 1988, p, 14-15,
e relative schede su opere di Contini alle pp. 216-227 e 234.
7
L
UCIO
S
CARDINO
- F
ABRIZIO
F
IOCCHI
,
Ciro Contini: il Piano Regolatore e d’Ampliamento della
città di Ferrara e sobborghi
,
in
Ferrara dai muri alle mura
, Artsudio C, Ferrara 1984, pp. 107-111.
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