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Max Ascoli e Ferrara
Max Ascoli e la Ferrara del primo trentennio del Novecento
Dal tardo pomeriggio a notte fonda, il Caffè Milano era il ritrovo dei
giornalisti delle testate locali e nazionali, per cui i fatti e gli scontri della
turbolenta provincia infiammavano le lunghe discussioni, ancor prima di
essere scritti e pubblicati
[95]
.
Il fascismo, con la negazione della libertà di stampa, segnò anche il de-
clino del Caffè Milano che esisteva, ancora nel 1935
[96]
, ma senza più es-
sere “
il grande forno entro il quale i giornalisti ferraresi… confezionava-
no i loro pezzi dal vario gusto politico… o la sede in cui si dibattevano le
avanzate, gli arresti, gli affanni, le vittorie e le sconfitte del faticoso cam-
mino nel segno di una distributiva giustizia del lavoro
” (Longhi, 1971)
[97]
.