L
UCA
B
ARALDI
Sguardi dall’interno. La predicazione di Mordekhay Dato
tra «bona raccolta» e «mala compania»
Parlare di ebraismo estense significa necessariamente cercare degli scorci circo-
scritti ai quali fare riferimento, sui quali focalizzare l’attenzione, a partire dai quali
proporre delle interpretazioni. Ancora scarseggiano le opere che hanno accettato di
cimentarsi con la ricostruzione e l’analisi di un quadro storico a tutto tondo, la cui
complessità sembra eguagliata soltanto dall’estensione geografica della dissemina-
zione delle fonti. Eppure l’orizzonte estense ancora presenta, per molti aspetti, dei
caratteri di unicità – o di anomalia, rispetto al più ampio contesto storico moderno
– che potrebbero favorire un processo di ricerca sfaccettato, fondato su molteplici di-
namiche di relazione e di interrelazione tra comunità, istituzioni, sistemi di pensiero.
In questo quadro sfuggente, in questa scena tanto ricca quando apparentemente inaf-
ferrabile, cercherò di focalizzare l’attenzione su un dettaglio, una biografia specifica,
per poterne poi ricavare e riproporre una riflessione di carattere storico-religioso più
ampia.
Mordekhay Dato, immagine di un’epoca
Mordekhay ben Yehudah Dato nacque da una famiglia di ebrei migranti, appro-
dati a Roma in seguito alla cacciata degli ebrei dalla penisola iberica stabilita giu-
ridicamente tra il 1492 e il 1497.
1
Del primo periodo della sua vita abbiamo scarse
notizie, ricavabili tuttavia in modo indiretto attraverso lo studio della vita familiare e
le recenti ricerche condotte da Elodie Attiah su Rafa’el da Prato,
2
identificato come
uno dei possibili maestri di Dato.
Nacque a Roma nel 1525, nella notte della festa di Shavu’ot, e si trasferì a Fer-
rara con la famiglia, presumibilmente intorno alla metà del secolo, per l’attrazione
esercitata sull’ebraismo italiano ed europeo dalle politiche di tolleranza condotte dai
Signori Estensi nei confronti degli ebrei.
3
Degli anni che intercorrono tra la nascita e
1
Si veda C
ECIL
R
OTH
, «Mordekhay Dato et la Scuola dei quattro Capi à Rome», in
Revue des
études juives
, 85, 1928, pp. 63-65
2
La tesi di dottorato di E
LODIE
A
TTIAH
,
Le milieu intellectuel juif italien du XVIe siècle: les
manuscrits de Raphaël Salomon ben Jacob Ha-Cohen de Prato
, è attualmente in corso di pubbli-
cazione.
3
Per una panoramica generale sulle zone ‘franche’ negli anni della Controriforma, si veda A
T
-
TILIO
M
ILANO
,
Storia degli ebrei in Italia
, Einaudi, Torino 1992, pp. 267-285. Un quadro completo
e puntuale con una ricca bibliografia di riferimento riguardante le politiche estensi di tolleranza
Ebrei a Ferrara 1.indd 193
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