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in forme e in misura diverse, inte-
grazione ed esclusione hanno ca-
ratterizzato in termini dialettici la
storia degli ebrei italiani in ogni mo-
mento e in ogni regione. Il binomio
“breccia nel pieno/breccia nel
vuoto”, che riassume la poetica del
nostro progetto, richiama esplicita-
mente questa ambiguità tra inclu-
sione ed esclusione, tra presenza e
assenza, tra scambi e silenzi.
Fin da principio il visitatore è invi-
tato a fare una scelta tra due en-
trate e, di seguito, tra due itinerari.
Di conseguenza, a ogni singolo vi-
sitatore è preclusa una visuale d’in-
sieme, unica e totale, anche se,
volendo, non è preclusa la possibi-
lità di ripercorrere l’intera area mu-
seale più di una volta e quindi di
guadagnare prospettive ed espe-
rienze diverse dello stesso spazio.
Per attuare questa visione il pro-
getto propone una profonda tra-
sformazione
del
fabbricato
intermedio (blocco B) e un restauro
conservativo del corpo delle celle
(blocco C). I due edifici costitui-
ranno i due poli dell’area museale:
il primo, sobrio, piano e lineare,
ospiterà la maggior parte delle
esposizioni permanenti e tempora-
nee; il secondo simboleggerà la
Shoah in un evidente ripudio di
forme di rappresentazione mime-
tica della catastrofe. Nel restaurare
in modo conservativo il blocco C,
ne proponiamo una sua trasforma-
zione simbolica e concettuale.
L’ispirazione per questa trasforma-
zione viene dalla mirabile serie
Car-
ceri
dell’architetto veneziano
Giovanni Battista Piranesi (1720-
1778). Nelle incisioni di Piranesi la
prigione è tanto una realtà coerci-
Judaism is multiple by definition:
local and regional multiplicities of
religious traditions and rituals,
multiplicity of being Jewish as an
individual and within a family,
multiplicity of relations with the
local majority within which they
are a minority, with the Diaspora
and with the state of Israel. The
impossibility of reducing the
Jewish identity in its historical,
religious and subjective aspects to
a single narrative is the idea behind
the museum project.
The 2000 years of the Jewish
presence in Italy have undoubtedly
seen periods during which the
Jewish minority and the Catholic
majority cohabited peacefully and
harmoniously, and others in which
marginalization and persecution
intensified. Altogether, in various
ways and forms, in dialectical
terms integration and exclusion
have characterized the history of
the Jewish Italians at all times and
in all regions. The twofold “breccia
nel pieno/breccia nel vuoto” (to
breach from within / to breach
from without) that encapsulates
the poetics of our project, explicitly
evokes this ambiguity between
inclusion and exclusion, between
presence and absence, between
exchange and silence.
Right at the beginning, the visitor
is required to choose between two
entrances, thereby choosing one of
two itineraries. Consequently, no
visitor has a sense of the museum
as a whole, and may freely wander
around the museum coming upon
the content from fresh new angles
and perspectives each time.
To set this vision in motion, the
project proposes a significant
transformation of the middle
building (block B) and a
conservative restoration of the cell
block (block C). The two buildings
are the two poles of the museum
complex: the first, sober, flat and
linear, hosts the majority of the
permanent
and
temporary
exhibitions, the second symbolizes
the holocaust in an evident
repudiation
of
mimetic
representation of the catastrophe.
With the conservative restoration
of block C, we propose a symbolic
and conceptual transformation.
The
inspiration
for
this
transformation comes from the
amazing series of engravings by
the Venetian architect Giovanni
Battista Piranesi (1720-1778) called
Ebraismo è molteplicità per defini-
zione: molteplicità regionale e mu-
nicipale di tradizioni religiose e
ritualistiche; molteplicità di signifi-
cati individuali e familiari attribuiti
all’essere ebreo; molteplicità di rap-
porti con la società maggioritaria lo-
cale, con la diaspora e con lo stato
di Israele. L’impossibilità di ridurre
l’identità ebraica nella sua dimen-
sione storica, religiosa e soggettiva
a una narrazione univoca e coe-
rente ispira il progetto dell’area mu-
seale nel suo complesso.
I due millenni di presenza ebraica
nella penisola italiana sono stati in-
dubbiamente contrassegnati da pe-
riodi durante i quali la convivenza
tra minoranza ebraica e maggio-
ranza cattolica è stata più armo-
niosa e pacifica e altri durante i
quali marginalizzazione e persecu-
zione si sono intensificati. Tuttavia,
Capogruppo / Team leader
Ove Arup & Partners
International Limited
Progettisti /
Architectural designers
Eisenman Architects
Degli Esposti Architetti
Arup Italia
Consulenti / Consultants
Ing. Gabriele del Mese
Prof. Paolo Castagna
Arch. Luciano Cupelloni
Dott. Francesca Trivellato