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Museo Nazionale dell’Ebraismo Ita-
liano e della Shoah implica un uti-
lizzo a tutto campo delle potenzia-
lità del mezzo video.
Da un lato si tratta di organizzare e
rendere fruibile il materiale storico –
fatto di filmati, fotografie, disegni,
documenti cartacei d’ogni tipo – nel-
la maniera più funzionale possibile,
dall’altro si deve, con grandi imma-
gini in movimento a forte impatto
scenico, aiutare lo spettatore ad
identificare in un attimo le grandi
aree d’intervento all’interno dello
spazio architettonico, immergen-
dolo al contempo nell’atmosfera
che queste disegnano. Sono due in-
terventi con dinamiche progettuali
diverse ma che alla fine si devono in-
tegrare in un tutto unico.
Il materiale storico, che deve co-
munque essere organizzato secondo
una sua logica interna dettata dalle
più funzionali regole dell’archivistica,
ha però la possibilità, attraverso il
mezzo video, di offrire al pubblico
una nuova modalità di fruizione più
appositamente su misura per lo
spazio di accoglimento. Si tratta di
portare a realizzazione le enormi po-
tenzialità espressive messe in gioco
negli ultimi vent’anni di sperimen-
tazione nel campo dei videoam-
bienti e messe in opera in campo
teatrale e musicale.
diretta, immersiva e spettacolare,
senza però perdere la serietà del suo
valore informativo.
In questa prospettiva ci possono aiu-
tare molto le cosiddette “interfaccia
naturali” disegnate dalle nuova fron-
tiera dell’interattività. Sono inter-
faccia che attraverso delle modalità
naturali (gesti, voci, pressioni, posi-
zionamenti) mettono in comunica-
zione il fruitore con l’archivio di ri-
ferimento. In pratica, interfacciando
il computer con le immagini storiche
digitalizzate su supporto video ab-
biamo la possibilità di espandere e
umanizzare le enormi potenzialità
organizzative offerte dal database.
Possiamo così sfogliare dei libri elet-
tronici, richiamare personaggi o si-
tuazioni fotografiche col suono del-
la voce, toccare delle foto per ani-
marle e sentire eventualmente il loro
racconto sonoro. Si possono inoltre
portare su uno nostro iPad personale
le immagini e i documenti che più
ci interessano acquisendoli così in
tempo reale.
Gli ambienti architettonici possono
essere tematizzati, scenografati, da
grandi immagini video costruite