MEIS: architetture per un museo - page 150-151

reality, and not merely something
found in a museum. This can be
explored vertically, from the biblical
past right through today, and
looking beyond to the future, a
future made bright by the light
that comes from above through
holes placed where the vertical
core meets the roof.
In this composite structure, light
has a strong symbolic function. At
the centre of the hall of identity is
an empty space, alluding to
monotheism.
This
is
an
inaccessible space, almost sacred,
rendered opaque by a filtered,
diaphanous light that is discovered
when crossing but you can’t see,
you must work by intuition and
feeling. This is the heart of the
Jewish identity, around which are
gathered all the other nucleuses of
identity, the centre of the project.
In the three halls dedicated to
identity are the five themes: the
synagogue and the
bet ha-midrash
are at the bottom, the tribunal and
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inoltre di rendere immediato in
modo visivo il fatto che l’ebraismo
è una realtà attuale, non meri og-
getti da museo: i contenitori attra-
versano
verticalmente,
fino
all’oggi, la storia, partono dal pas-
sato biblico per aprirsi al futuro
degli ebrei, un futuro sottolineato
dalla luce che proviene dall’alto at-
traverso delle fessure poste in cor-
rispondenza del punto di contatto
tra i nuclei verticali e la copertura.
In questa struttura composita, la
luce ha una forte funzione simbo-
lica. Lo spazio centrale, tra i conte-
nitori dell’identità, è uno spazio
vuoto, che allude al monoteismo:
uno spazio inaccessibile, quasi
sacro, reso opaco da una luce dia-
fana, filtrata, che si scopre quando
si attraversa ma non si vede, si in-
tuisce, si percepisce. È il cuore del-
l’identità ebraica, intorno a cui
sono collocati tutti gli altri nuclei
dell’identità, il centro del progetto.
Nei tre volumi dedicati all’identità
sono contenuti i cinque temi: la si-
nagoga e il
betha-midrash
più in
basso, il tribunale e le regole ali-
mentari più in alto in due dei tre
contenitori. Il ciclo della vita e delle
feste occupa completamente il
terzo. Dallo spazio del contenitore
dedicato alle regole alimentari si
esce direttamente al ristorante ka-
sher, sul terrazzo.
La struttura lineare e progressiva
del percorso storico non allude ad
una concezione di progresso, ma
ad un’idea di un approfondimento
della conoscenza, di una progres-
sione nelle scoperte. Man mano
che si passa dal centro alla strut-
tura elicoidale del percorso storico,
la luce si intensifica, la luminosità
cresce. La storia si apre così al-
the dietary restrictions are next.
The cycle of life and feasts
completely take up the third level.
From the section dedicated to
dietary restrictions, you can go
directly to the kosher restaurant on
the terrace.
The linear and progressive
structure of the historical path
doesn’t allude to a concept of
progress, but to the idea of
deepening knowledge, of a series
of discoveries. Bit by bit as you
approach the centre of the spiral
structure of the historical path, the
light intensifies. History opens up
to the outside, to the city, to the
non-Jewish world, as it was for the
Jewish Diaspora and in particular
the Italian Jews but in reality closed
to the outside but in continuous
contact with it. The intensification
of the lighting alludes also to the
importance of the Jewish presence
in society, to the fact that their
presence, even in moments of
greatest segregation, it was, and is,
an important part of the history of
all.
The historical path contains the
part dedicated to the Holocaust,
which is a separate path from the
main one. Part of history, of
course, with origins far and near
and links with external events, but
also extreme outcomes of anti-
Semitic hostility, events without
precedence. Keeping balance
between these two moments, the
Holocaust as a finite event and the
Holocaust as the outcome of a
well-defined historical path is one
of the principle objectives of the
project.
l’esterno, alla città, al mondo non
ebraico, come è stato del mondo
ebraico diasporico e in particolare
di quello italiano, mai realmente
chiuso all’esterno ma in continuo
rapporto con esso. L’intensificarsi
della luminosità allude anche al-
l’importanza della presenza degli
ebrei nella società, al fatto che la
loro presenza, anche nei momenti
di maggior segregazione, è stata –
ed è – un tassello importante della
storia di tutti.
Il percorso storico contiene la
parte dedicata alla Shoah, ma al
tempo stesso la differenzia dal
resto. Parte della storia, certo, con
origini lontane e vicine e nessi con
le vicende esterne, ma è anche
esito estremo dell’ostilità antie-
braica, evento senza precedenti. Il
mantenimento dell’equilibrio tra
questi due momenti, la Shoah
come evento limite e la Shoah
come esito di un percorso storico
ben individuato, è uno dei princi-
pali obiettivi del progetto.
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