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L’unico conforto dinanzi al successo di un libro penoso e spia-
cevole è la certezza che esso sarà illeggibile fra pochi anni.
(…) Qui ci sono in esuberanza elementi di colore e di linguag-
gio ebraico, più che ciò sia abituale alla vita degli ebrei italiani
in generale: eppure di spirito ebraico, poesia della tradizione,
carattere intimo, passione recente, non c’è assolutamente nulla.
G. L. Luzzatto,
La Rassegna Mensile di Israel
, maggio 1962
Chiuso il libro, ciò che perdura nell’animo del lettore è questa
condizione capace di suscitare intorno a sé un’atmosfera che ha
del favoloso nelle immagini del Barchetto del Duca, il grande
giardino ferrarese che nasconde e separa dalla città la
magna
domus
dei Finzi-Contini.
Riccardo Scrivano,
Il Ponte: Rivista Mensile di Politica e
Letteratura,
maggio 1962