Che bel romanzo. Bassani e il giardino dei Finzi Contini attraverso un mosaico di immagini e parole tratte da quotidiani, periodici e riviste del 1962 - page 32-33

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Quei Finzi-Contini, che troppo corrivamente sono stati inter-
pretati da critici quali orgogliosi e aristocratici «vocati alla
solitudine», a me appaiono ben diversi: appassionati per la
natura, legati alla terra da memorie dolorose, e da più ferme
convinzioni esclusi dal torbido mondo del fascismo, essi
erano pur ansiosi di contatti umani, pronti e generosi nell’of-
frire aiuto a chi soffre; cercavano, quando andavano al
Tempio, d’intrattenere rapporti con i vicini, manifestavano
rispetto per le persone dalle cui idee pur dissentivano.
(…) Costruito, ecco. Il libro è
fatto
, è voluto. Sentito, di rado.
E allora si comprende meglio che dell’Ebraismo il Bassani
riveli di sapere le tradizioni meccaniche, esteriori, rituali, culi-
narie; non le giustificazioni profonde e intime.
Anna Colombo,
Bollettino della Comunità lsraelitica di
Milano,
maggio 1962
Appena uscito, pochi mesi fa, questo primo romanzo «lungo» di
Bassani è stato salutato da tutta la critica concorde come uno dei
più bei libri di questi anni. Rare volte vi è stata una tale unani-
mità di giudizi e un tale successo di pubblico e rare volte l’attesa
suscitata da un romanzo (da tempo annunziato) è stata così pie-
namente soddisfatta.
Il Gatto Selvatico. Mensile Aziendale dell’Ente Nazionale
Idrocarburi,
maggio 1962
un angoscioso senso di chiusura domina tutto il racconto, fis-
sando entro cerchi sempre più stretti le sue immagini: una città
di provincia annidata nei sui bastioni; una società ebraica segre-
gata dalle leggi razziali, e in seno ad essa ancora reminiscenze di
una divisione di caste assurda eppure reale; una casa isolata al
centro di un parco isolato, e stanze dentro nella casa, e, come una
cabina chiusa, nella rimessa, una vecchia carrozza (…).
(…) Micol, la bimba meravigliosa, metà elfo e metà spirito del
luogo, Micol donna del cuore e sorella, saggia e folle, intima
essenza di vita di ogni creatura che le respiri intorno (…)
(…) loro, i tre ebrei, sono fratelli, fatti di un medesimo tessuto di
passione, di angoscia e di negatività (…)
Silvana Romanin-Jacur,
La Rassegna Mensile di lsrael
,
maggio 1962
L.V.,
Israel, Settimanale ebraico
, 19 aprile 1962
Anna Colombo,
Bollettino della Comunità lsraelitica di Milano,
maggio 1962
Il Gatto Selvatico. Mensile Aziendale dell’Ente Nazionale Idrocarburi,
maggio 1962
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