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Max Ascoli e Ferrara
L’inaugurazione del Padiglione “Adriana Ascoli”
L’allora caposala della struttura, suor Erminia Atti, ricorda così quel gior-
no: “
Eravamo tutti in preparativi fin dalla mattina, …venne tanta gente,
…c’era il vescovo, monsignor Bovelli, che benedisse la costruzione,
…c’erano i primari di tutti i reparti, …e tanti medici; c’era la sig.ra
Ascoli, bella ed elegante, alla quale furono offerti dei fiori ed un anello; e
Max Ascoli, che, dopo il taglio del nastro azzurro all’ingresso dell’edifi-
cio, salì su un tavolino e chiese, rivolto ai presenti, se lo riconoscevano
come Max, il figlio dell’Adriana, che vendeva carbone in città
”
[39]
.
Certamente una ridda di sentimenti ed emozioni si condensava in quel-
l’approccio informale: i ricordi di un’infanzia vissuta nel calore degli af-
fetti familiari; il rammarico, mai sanato, per il veto, che gli aveva impedi-
to di essere vicino alla madre nel bisogno; la legittima soddisfazione per
aver conseguito prestigiosi traguardi, nonostante le innumerevoli difficol-
tà e traversie.
Il significato di tutto ciò che era stato vissuto e sofferto aveva trovato la
sua sintesi nella volontà e capacità di tendere la mano per un dono alla
città, che contribuisse a lenire e a porre rimedio alla sofferenza della
gente della sua terra senza più alcuna distinzione né di razza, né di reli-
gione.
La giornata si concluse con una cena, in onore degli ospiti, nel Palazzo
della famiglia del dottor Renzo Bonfiglioli, allora presidente della Comu-
nità Ebraica ferrarese, in Via Palestro n. 70. Dopo gli impegni ufficiali e
pubblici, era il momento più intimo e raccolto del ritrovarsi all’interno
della Comunità Ebraica, con gli amici di una vita. Renzo Bonfiglioli,
l’amico con il quale aveva condiviso la visione politica e le discussioni in
casa Rosselli a Firenze, uno dei pochi che Max Ascoli aveva salutato,
quando nel 1931, era partito esule per gli Stati Uniti
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. L’avv. Massimo
Levi
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, primo cugino di Max, amico fidato di tutti i sogni giovanili più
segreti, responsabile delle forniture dei materiali per i lavori del S. Anna,
e la moglie, appartenente alla famiglia Malagodi, parente dell’on. Gio-
vanni Malagodi. L’ing. Giulio Monti, presidente del Consiglio di Ammini-
strazione del S. Anna; Ermanno Finzi, cugino di Max, figlio di un fratello
della madre; l’avv. Ireneo Farneti, procuratore di Max per la costruzione
del Padiglione di oculistica; i coniugi Minerbi.
Il palazzo Bonfiglioli era frequentemente sede di riunioni conviviali, in
occasione dei concerti della corale “Veneziani”, o di altri gruppi musicali