MEIS: architetture per un museo - page 328-329

Reconciling the existing buildings with
the new ones raises the question of
commonality and how the differences in
building materials result in a structure
that must be read on many levels. This
allows the architecture to draw the
strength of its design from the different
materials, which are woven together
creating a “juxtaposition” which binds the
disparate elements into their proper
alignment. By keeping in mind the
compositional relationships of the overall
structure, a modality can be created that
reduces the rational arrangement of the
volumes and their functions which are
consequently enriched by these
“juxtapositions.” In fact, different
volumes, the connections due to height
and size, the consistency of materials on
the external surfaces, the setting of the
remaining spaces (treated as important
areas which direct the walkways and
provide reference points for the visitors)
work together to create an articulate,
living image; an expression of life.
“L’chaim!” “To life!” This is the most
common Jewish drink toast.
Dovendo contemperare edifici preesi-
stenti e nuovi manufatti, il progetto si
pone il problema della reciprocità e della
differenza nella composizione dei mate-
riali che costituiscono un abaco artico-
lato. In questo senso l’architettura trae
forza dall’essere composta da elementi di-
versi, ma tutti serrati attraverso una ordi-
tura chiara, dove la “giustapposizione” è
il metodo che sancisce i rapporti e li re-
gola. Ne consegue una lettura, dove,
nella composizione reciproca delle pre-
senze dell’intero impianto, si viene a con-
cretare una modalità che non si esaurisce
nella razionalità della disposizione dei vo-
lumi e delle funzioni, nonché nei raccordi
e collegamenti che arricchiscono la loro
“giustapposizione”: infatti diverse quote
ed attacchi in altezza e dimensioni, con-
sistenze materiali nelle superfici esterne,
ambientazioni degli spazi residuali – trat-
tati come ambienti pregevoli, “di indi-
rizzo” dei percorsi e di riferimenti per gli
utenti – rendono l’immagine di questo in-
sieme articolata e palpitante, espressione
di vita.
Lechaim!
Alla vita! È il brindisi più
celebrato tra chi è ebreo.
1...,308-309,310-311,312-313,314-315,316-317,318-319,320-321,322-323,324-325,326-327 330-331,332-333,334-335,336-337,338-339,340-341,342-343,344-345,346-347,348-349,...
Powered by FlippingBook