The name of the museum reflects its double
identity: Jewish and Italian, which overlap in
the members of this small but significant
community. The Jewish identity is at once
part of a national and international culture,
which intertwine but also conflict over the
course of the over 2000 years of history.
Our proposal makes use of this challenge to
answer the criteria of this competition. How
to translate this cultural identity into
architecture? The restrictions imposed on
the project suggest that this identity must
be revealed.
The architecture of the museum cannot
completely stem from preconceived ideas
and maybe it was as well that the
temptations of symbolism, of metaphor and
of themes were kept in check by preserving
such a large portion of the former
penitentiary. The building that will house the
heart of the museum doesn’t flank the
road, it is not visible at all from any direction,
nor is it an autonomous building, but rather
an aggregation of old and new pieces.
Harmony and efficiency are the real
objectives to aim for.
Il nome del museo riflette due identità: ebrai-
ca e italiana, che coincidono pienamente nei
membri di una piccola ma importante co-
munità. Allo stesso tempo, una parte del-
l’identità ebraica appartiene alla cultura na-
zionale e mondiale per effetto di una sto-
ria bimillenaria di intrecci e conflitti. Il pro-
getto architettonico si mette al servizio di
questa sfida, misurandosi anche con le con-
seguenze delle scelte che hanno condotto
a questo concorso. Come tradurre in iden-
tità architettonica questa identità culturale?
I vincoli imposti ai progettisti suggeriscono
che questa identità deve essere scoperta.
L’architettura del museo non può nascere
interamente come frutto di un’idea a prio-
ri e forse sarebbe stato un bene che le ten-
tazioni del simbolismo, della metafora e del-
la tematizzazione fossero state inibite dal
mantenimento di tanta parte dell’ex carcere.
L’edificio che ospiterà il cuore del museo
non affaccia sulla strada, non è visibile a tut-
to tondo da nessuna direzione, non è
nemmeno una costruzione autonoma, ma
l’aggregazione di parti vecchie e nuove la
cui armonia ed efficienza è il vero obietti-
vo da conseguire.