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Max Ascoli e Ferrara
Note
partito d’azione di Giuseppe Mazzini: intellettuali ed operai, avanguardie e popolo. Lo
stesso Mazzini frequentò in esilio a Londra, la casa di un Rosselli, e tornato in patria
morì in casa di un altro Rosselli, marito della figlia di Sara Nathan, amica del Mazzini,
e lei stessa figlia di una Rosselli.
Nello Rosselli, allievo di Salvemini, studioso di storia del Risorgimento, aveva pubbli-
cato nel 1927 “
Mazzini e Bakunin
” e nel 1932 “
Carlo Pisacane nel risorgimento italia-
no
”.
Carlo invece si era laureato in legge e aveva insegnato alla Bocconi a Milano e all’Isti-
tuto superiore di studi commerciali di Genova. I due fratelli collaborarono all’attività
antifascista pubblicando clandestinamente il periodico “Non Mollare”. Fuggiti dal con-
fino nell’isola di Lipari e di Ponza si rifugiarono a Parigi, dove furono tra i fondatori
del movimento “Giustizia e Libertà”. Nel 1936 Nello fu volontario in Spagna con le Bri-
gate internazionali, lanciando la parola d’ordine “Oggi in Spagna domani in Italia”.
Rientrato in Francia, nel giugno del 1937, assieme al fratello Carlo furono assassinati
da sicari del fascismo.
44) La signora Ida Bonfiglioli-Ascoli-Magrini, moglie del dottor Renzo Bonfiglioli, ricorda
le frequenti visite del marito, che aveva studiato all’ ”Alfieri” di Firenze a casa Rosselli
insieme a Max Ascoli e al cugino di questi, Massimo Levi.
45) Nonostante gli scontri ideologici violenti tra Carlo Rosselli e Ascoli, mai venne meno
l’amicizia tra loro, tanto che Ascoli propose più volte a Nello di insegnare nella Uni-
versità degli Stati Uniti dove egli già insegnava dal 1931, quando era espatriato. Quan-
do i due fratelli Rosselli furono uccisi, Ascoli si adoperò perché la madre, le mogli e i
7 bambini dei due amici trovassero rifugio oltre oceano. Nel 1940 il gruppo arrivò a
New York, grazie anche all’intervento della moglie del presidente Roosevelt, amica di
Marion Rosenwald, moglie di Max Ascoli.
46) Taiuti A.,
Un antifascista… (op. cit.)
. pp. 160-162.
47) Ascoli M.,
Postilla
, Primo Tempo, I, n 1, 15 maggio 1922.
48) Il primo numero di “La Rivoluzione Liberale” uscì il 12 febbraio 1922 a Torino. Nell’ap-
pello ai “Lettori” Gobetti indicava lo scopo della rivista “
formare una classe politica
che abbia chiara coscienza delle sue tradizioni storiche e delle esigenze sociali nascen-
ti dalla partecipazione del popolo alla vita dello stato
”.
Gobetti P.,
Ai lettori
, La Rivoluzione Liberale, (I), n 1, 12 febbraio 1922.
49) Ascoli M.,
Il gigante… (op. cit.)
.
50) Ascoli M.,
Saluto a Gobetti
, Il Quarto Stato, (I), n 1, 27 marzo 1926.
51) Levi A.,
Il liberalismo come stato d’animo, la Rivoluzione Liberale
, (II), n 17, 5giugno
1923. pg. 72.
52) Taiuti A.,
Un antifascista… (op. cit.)
. pg. 93.
53) Ascoli M.,
Saluto a
(op. cit).