MEIS: architetture per un museo - page 288-289

Old and new intertwine, contaminating
one another: innovation in the old,
memory in the new. The doors to the cells
of the old jail are transformed into crystal
“eyes” looking into the past through video
and artifacts. The internal spaces and the
roof of the new block look over the Jewish
quarter of the city, with windows on the
past and the future, giving a double vision
that refutes that Jewish culture
disappeared with the Holocaust. The
passages in the surrounding walls give the
impression of double enclosure and
patrols; allowing introspection, passage of
light, suggestion. The entrance tears open
the wall, becoming a symbol of openness
in this punitive space now transformed
into a place of freedom, culture, wonder.
The passage is closed above by cor-ten
steel wire that creates the shape and
content of the museum. The barbed wire
represents the Holocaust, history and
images of which are found in the old
building. The Holocaust doesn’t shatter
the continuity of the visit, it continues,
branching into two expositional routes:
world Jewish culture and the Italian Jewish
community.
Nuovo e antico s’intrecciano e s’inqui-
nano reciprocamente: innovazione nel-
l’antico, memoria nel nuovo. Gli accessi
alle celle del vecchio carcere si trasfor-
mano in “occhi” di cristallo sul passato
mostrato attraverso video ed oggetti. Gli
spazi interni e la copertura del nuovo
corpo di fabbrica guardano i luoghi
ebraici della città con finestre su storia e
futuro, doppia prospettiva che evita
un’immagine della civiltà ebraica finita
con l’olocausto. I varchi nei muri di recin-
zione lasciano il senso della doppia chiu-
sura e del percorso di ronda; consentono
introspezioni, passaggi di luce, sugge-
stioni. Il varco d’ingresso straccia il muro,
simbolo di apertura del luogo di pena tra-
sformato in un luogo di libertà, cultura,
sorpresa. Il varco è chiuso in alto dal filo
in acciaio cor-ten che schematizza forma
e contenuti del museo: il filo spinato rap-
presenta la Shoah e l’edificio antico che
ne contiene le immagini e la storia. La
Shoah non interrompe la linea che conti-
nua e si apre in due percorsi espositivi: la
cultura ebraica nel mondo e la comunità
ebraica italiana.
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