L'INIZIO DELLA RESISTENZA
IN UNA RELAZIONE FASCISTA
La relazione del Capo della Provincia Enrico Vezzalini del 24 maggio
1944 al Ministro dell'Interno,
è
particolarmente significativa in quanto aiuta a
ricostruire il periodo che va dalle settimane immediatamente successive
all'eccidio di Castello Estense del 15 novembre 1943, alla fine del marzo
1944.
È evidente che, nella lettura e nell'utilizzazione del documento, occorre
avere ben chiara la
parte
da cui
è
emanato; vale a dire i " limiti •• che , la
ricostruzione dei fatti per mano di un Prefetto fascista può presentare per chi
si ponga, nei loro confronti, in un'ottica tutt'affatto opposta. Il primo segnale
della parzialità del documento sta già nell'affermazione iniziale:
«
La provin–
cia di Ferrara non ha visto, dal15 novembre (assassinio Federale Ghisellini e
reazione) verificarsi alcun ben minimo indicente: non una vittima, né un at–
tentato, non uno sciopero, non un solo avvenimento spiacevole''· È chiaro
infatti che, se indubbiamente in questi mesi l'attività antifascista dovette
risultare di molto allentata, non se ne possono tacere le cause, prima fra tutte
l'eccidio estense, che, se non fu l'unico elemento che determinò " l'assoluta
calma , denunciata dal Prefetto, ebbe un ruolo di non poco conto. Altro
elemento di riflessione
è
costituito dal fatto che, a detta del nostro do–
cumento, gli episodi via via citati , sarebbero iniziati " all'improvviso , alla
fine di marzo: ed
è
e"vidente che, anche per la loro portata, essi non potevano
non essere il frutto di una organizzazione clandestina già in precedenza
esistente e operante.
La parzialità con cui il Prefetto esamina gli avvenimenti risalta nelle
conclusioni:
« ...
tutte queste vicende si svolgono nel volgere breve di 5 gior–
ni. È una ventata che passa sulla provincia; la sola in ben
sei
mesi di una
tranquillità che, paragonata ed incuneata nelle situazioni delle "provincie
limitrofe, ha dell'irreale "· Infatti, nei mesi successivi l'attività antifascista e
resistenziale dimostrerà anche nel ferrarese di non essere proprio un
• fantasma,, mentre ciò che non muterà sarà l'atteggiamento delle autorità,
che ancora alla vigilia della Liberazione dimostreranno in diversi loro docu–
menti, di non comprendere la realtà: per esempio la Guardia Nazionale
Repubblicana ancora nel marzo 1945 affermerà: •• ... L 'azione partigiana
ferrarese deve essere vista sotto il particolare aspetto di eventuali episodi
ocali di limitata portata ••.
Anna Maria Quarzi
Delfina Tromboni
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