Ebrei a Ferrara (XIII-XX sec.). Vita quotidiana, socialità, cultura - page 11

lice venga dimesso da codesto campo di
concentramento, quantunque abbia sor-
passato l’età di anni 70». Lionello Forti era
già stato deportato ad Auschwitz dove era
stato ucciso al suo arrivo, il 26 febbraio.
Identica è la vicenda di Costanza Pesaro,
classe 1870: in questo caso la risposta venne
inoltrata l’8
marzo 1944, dopo la sua
morte, avvenuta ad Auschwitz il 26 feb-
braio.
Fortunatamente sono giunte fino a
noi anche testimonianze archivistiche del-
l’attività svolta da alcuni dipendenti del
personale dell’Ospedale S. Anna, tra questi
il prof.
Giovan Battista Dall’Acqua e suor
Agnese Bulgarelli, in favore degli ebrei ri-
coverati. Se in alcune circostanze, come in
quello di
Maria Zamorani, il tentativo fallì,
in altri, per esempio per Wanda Pesaro, ha
avuto esito felice. Un appunto manoscritto
non datato recita: «L’Arcispedale S. Anna
prima dimette gli ammalati e poi lo comu-
nica a questo ufficio. La Pesaro Wanda era
ricercata».
Non si trattò dell’unico caso,
visto che il 29 febbraio 1944 il direttore sa-
nitario rispose alla Questura: «riguardo agli
infermi di cui all’oggetto, vi comunichiamo
che all’atto dell’uscita sarete tempestiva-
mente informati». Ed infatti, così fu per
Isacco Fink e Olga Neppi, avviati poi a Fos-
soli l’11 marzo e l’11 maggio 1944.
Sono, infine, le carte della categoria
A4a del gabinetto della Questura ad aprire
un piccolo squarcio sull’attività di controllo
e sequestro di beni e patrimoni ebraici. Il
primo dicembre 1943 il Capo della Provin-
cia Enrico Enrico Vezzalini aveva comuni-
cato al direttore della Banca d’Italia di
bloccare il pagamento e il rimborso di
somme e l’apertura di cassette di sicurezza
in favore di ebrei e «per evitare che possano
comunque sorgere equivoci nella pratica
applicazione del provvedimento» il diret-
tore, assicurandone la diffusione alle ban-
che della provincia, richiese copie del-
l’elenco dei nominativi e delle ditte nei
confronti delle quali applicare il provvedi-
mento. I sequestri avrebbero dovuto riguar-
dare anche le azioni di società industriali e
così, nell’estate del 1944,
Montecatini,
Anic, Edison, Pirelli, Finsidier chiesero alla
Prefettura una copia dell’elenco di tutti gli
ebrei nati o residenti nella provincia di Fer-
rara. Si sottoposero a controllo i movimenti
di denaro, verificando la diminuzione di
depositi bancari e la trasformazione dei
conti correnti in libretti al portatore fatto
in gran parte dovuto ad operazioni com-
piute da ebrei.
Il fascicolo più importante è quello ri-
guardante oggetti e valori sequestrati nella
sinagoga di via Mazzini. I documenti atte-
stano una conoscenza di questo materiale
già in epoca antecedente al 25 febbraio,
data in cui si ricorda al Capo della Provin-
cia essere in atto «da parte della polizia Tri-
butaria Investigativa (…) un servizio
veramente encomiabile» di ricognizione:
argento lavorato per 150 chili, paramenti
sacri, oggetti di rito e lampadari stimati due
milioni di lire, documenti d’archivio defi-
niti di «grande interesse storico per la rico-
struzione della vita ferrarese nei secoli
XVIII e XIX», qualche «pezzo di pregio» da
sottoporre a stima ed ancora altri oggetti
d’oro e d’argento già presso l’Intendenza di
Finanza. Il giorno successivo la Questura
inviò due carabinieri a vigilare la Sinagoga.
Il 15 marzo 1944 quattro casse piombate,
dal contenuto non specificato, vennero
consegnate dall’Intendenza di Finanza alla
Questura.
Dieci giorni più tardi copia del
verbale di quanto sequestrato presso la Si-
nagoga, inclusa la biblioteca ed i
mobili
venne inviato a Roma, alla segreteria del
Capo della Polizia.
D
AVIDE
G
UARNIERI
17
18
Liber Statutorum et Provisionum ad Maleficia depu-
tati
, 1394. Libro IV, capitolo 68
Quod judei stent in
domo die veneris sancti
(A
RCHIVIO
S
TORICO
C
OMU
-
NALE
F
ERRARA
, Archivio Antico del Comune di Fer-
rara, Serie Patrimoniale, busta 5, fascicolo I).
1703. Processo dell’Arte dei Sarti contro Moise
Lampronti per indebito esercizio dell’Arte (A
RCHI
-
VIO
S
TORICO
C
OMUNALE
F
ERRARA
, Archivio Antico
del Comune di Ferrara, Serie Corporazioni delle
Arti, Sarti I, busta 32, fascicolo 13).
18gennaio1779: licenzad’eserciziori-
lasciata dal
massaro dell’Arte degli
StrazzaroliUbaldoMatuelli(A
RCHIVIO
S
TORICO
C
OMUNALE
F
ERRARA
,Archi-
vio Antico del Comune di Ferrara,
Serie Corporazioni delle Arti, Strazza-
roli eTintori, busta 39, fascicolo 14).
1...,2,3,4,5,6,7,8,9,10 12,13,14,15,16,17,18
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