Sinagoga
La sinagoga,
bet haknesset
, è il luogo in
cui gli ebrei si riuniscono per la preghiera e
per lo studio della Torah. Un luogo di culto
ebraico infatti, per poter essere definito
tale, deve ospitare al suo interno almeno un
Sefer Torah
(Libro della Torah).
I Rotoli della Torah sono contenuti nell’
aron
haKodesh
(armadio del santo/della santità),
che è posto contro il muro della sinagoga, di
norma rivolto verso est, in direzione di Geru-
salemme. Il nome deriva dall’Arca del patto
che conteneva le Tavole della Legge.
Posta di fronte all’
aron
, si trova la
bimah
(pulpito) ovvero la struttura da cui l’officiante
dirige le preghiere. In numerose sinago-
ghe italiane la
bimah
si può trovare al cen-
tro della sala, in altre si trova sulla parete
opposta rispetto all’
aron
, in modo da creare
due fulcri indipendenti in grado di attrarre
alternativamente l’attenzione durante le
preghiere.
Dalla
bimah
, decorata con tessuti, avviene
la lettura della Torah durante le preghiere
del Sabato o le feste.
Di fronte all’
aron
si trova il
ner tamid
, una
lampada dalla luce eterna, che probabil-
mente allude alla fiamma «messa ad ardere
dalla sera al mattino dinanzi al Signore» che
si trovava nel Tempio di Gerusalemme.
Nella Diaspora gli ebrei organizzarono la vita
cultuale attorno alle sinagoghe, la cui realiz-
zazione era soggetta e regolata dalle leggi
dei luoghi di insediamento. In Italia, Ferrara
compresa, fino all’equiparazione dei diritti
della minoranza ebraica, era fatto divieto
di segnalare la presenza dei luoghi di culto
all’esterno. Le facciate degli immobili che
ospitano le sinagoghe sono quindi anonime,
solo entrando al loro interno è possibile
ammirarne la bellezza.
Interno della Scola Tedesca, 1603, Ferrara
Arredi della Sinagoga di Cento
(
aron
,
bimah
e
candelabri), sec. XIX, Cento, legno scolpito a motivi
vegetali e dipinto
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