Un fiume carsico, che scorre alla luce del
sole e inarrestabile scompare sotto la su-
perficie per superare gli ostacoli più duri,
per poi tornare alla luce, dopo essersi
adattato riempiendo i vuoti, stringendosi
e allargandosi, ma senza mai modificare
la propria natura. Questa è l’immagine
che ha guidato il nostro processo proget-
tuale intorno al tema del concorso, come
metafora del popolo ebraico, ricco di una
propria identità forte, capace di adattarsi
e di resistere alle condizioni e alle prove
più difficili senza perdersi. Conseguenza
naturale del percorso seguito è la
scelta di “interrare” gli spazi espositivi.
Il visitatore è portato a scendere nel
grande spazio di accoglienza sotto l’area
d’ingresso dopo aver attraversato il vuoto
realizzato tra la doppia cinta muraria che
circonda l’intera area. Da questo spazio a
quota -7 metri, percorrendo il piano in-
terrato dell’edificio C, si sviluppa l’itinera-
rio museale. Fuori terra rimane solo l’edi-
ficio C, destinato alle attività del centro
studi: da luogo di reclusione diviene così
strumento a difesa della conoscenza, con-
tro ogni barriera culturale.
A karstic river flowing in the sunlight,
frequently disappearing underground to
avoid the most difficult obstacles before
returning to the light, it changes form to fit
in, at times narrower, at others broader,
but never really changes in essence. This is
the image that has guided our project to
completion. The river is a metaphor for the
Jewish people, who have a strong sense of
their own identity, yet are able to adapt to
or resist very difficult conditions and trials
without losing their sense of who they are.
It was natural, therefore, to likewise take
this exhibition “underground.”
After crossing the emptiness made by the
double surrounding walls that enclose the
entire area, the visitor enters the museum
and descends to the reception area under
the entrance. The museum visit begins
here, on the basement level of block C,
about 7 metres below ground. Outside,
only block C remains of the existing
buildings. The study centre will host
activities here in the former jail, which is
transformed into an instrument in defense
of knowledge, with no cultural barriers.