Progettato dagli architetti Adamo e Sesto Boari fra il 1920 e il 1926 e situato in piazza Trento Trieste, in pieno centro storico, il Teatro Nuovo viene inaugurato il 3 gennaio 1926 con la rappresentazione dell’opera in quattro atti La cena delle beffe di Umberto Giordano, su libretto di Sem Benelli, tratta dal dramma omonimo.

Esternamente il teatro si presenta con un'architettura sobria, con la facciata decorata da tre colonne che sorreggono un ampio balcone su cui si aprono due grandi finestre.

L'interno è definito da una pianta circolare con una vasta platea e due ordini di gallerie, le decorazioni presentano stucchi e rilievi in tardo stile liberty. Da segnalare per la sua particolarità la copertura a ombrello della cupola con lucernaio al centro, che nel periodo estivo può essere aperta. Buona l’acustica della sala teatrale, frutto della “curva fonica Boari”, sperimentata con successo dagli architetti costruttori sulla base delle esperienze condotte nei maggiori teatri europei.

Utilizzato prevalentemente come sala cinematografica negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, il Teatro Nuovo è tornato alla sua funzione originaria alla fine degli anni Ottanta, prima come sede degli spettacoli programmati dal Teatro Comunale di Ferrara tra il 1987 e il 1989, durante i lavori di restauro, poi con gestioni private che ne hanno garantito l’attività sino al 2006, quando il Teatro Nuovo è stato oggetto di impegnativi lavori di ristrutturazione e adeguamento alle normative sulla sicurezza. Ulteriori interventi, iniziati nel maggio 2012, si sono conclusi nel marzo 2015.

Il Teatro, ampiamente rinnovato, è stato riaperto alla città il 26 aprile 2015, con una proposta artistica articolata in cui si alternano spettacoli di prosa, danza, musica, cabaret, family show e concerti.