Teatro Verdi
Il Teatro Verdi è il più grande teatro cittadino. La sua costruzione risale all’inizio del Novecento, sugli spazi dell’Arena Tosi Borghi.
Struttura architettonica
Nel 1912 l’Arena Tosi Borghi viene acquisita da nuovi proprietari che decidono di trasformare la struttura in un vero e proprio teatro. I lavori, affidati agli ingegneri Faust Finzi e Antonio Mazza, prevedono una ricostruzione pressoché completa dell’edificio. Pur conservando l’impianto “ad arena” con gallerie, vengono ampliati il palcoscenico, collegato a spaziosi camerini, la sala e le balconate, sino ad una capienza complessiva di oltre 2000 posti. Gli spazi di servizio al pubblico sono inoltre ampliati da un nuovo caffè con elegante fumoir. Trent'anni più tardi viene modificata l'entrata principale, decorata da paramenti in marmo bianco.
Il nuovo Teatro viene inaugurato il 13 maggio 1913 con Aida di Giuseppe Verdi. Al compositore, di cui quell’anno ricorre il centenario della nascita, vengono intitolati il Teatro e la piazza antistante.
Le attività
Caratterizzato da una programmazione costante in tutti i settori - dalla lirica al teatro dialettale sino al teatro di varietà e all’avanspettacolo - il Teatro Verdi svolge un’attività regolare e apprezzatissima per un lungo periodo. Gli anni che vanno dalla sua inaugurazione sino al secondo dopoguerra sono quelli di maggiore successo e vedono avvicendarsi sul palcoscenico il grande varietà con le compagnie e gli attori più famosi dell’epoca. Dagli anni 60, con il modificarsi degli interessi del pubblico, il Teatro subisce un progressivo declino. Utilizzato negli ultimi anni quasi esclusivamente come sala cinematografica o per convegni, il Teatro Verdi chiude definitivamente l’attività nel 1985.
Il futuro del Teatro Verdi
Verificata l’impraticabilità dell’ipotesi di fare del Teatro Verdi un grande Auditorium, nel 1999 l’Amministrazione Comunale acquisisce la proprietà del Teatro Verdi nell’ambito di un progetto di complessivo risanamento della piazza circostante, sempre più degradata. All’interno del Teatro Verdi, dopo un lungo lavoro di restauro e riqualificazione del teatro e della zona circostante, si insedierà un laboratorio aperto “Spazio Verdi_Open Lab” come Progetto di rigenerazione urbana.
Per la sua posizione privilegiata e per la sua proposta culturale “Spazio Verdi_Open Lab” sarà il centro propulsore e il punto di irradiamento della riqualificazione di una parte di città. Si colloca infatti all’interno di un ideale percorso ciclabile che da Porta Paola arriva a Piazza Verdi e prosegue verso i Baluardi di San Lorenzo e dell’Amore, inserendosi così anche nel progetto di rivalutazione della cinta muraria della città.
L’ex Teatro Verdi diventerà un "Laboratorio Aperto" finalizzato alla diffusione e alla promozione della mobilità sostenibile attraverso le tematiche strettamente collegate al mondo della bicicletta, tanto da configurarsi come ulteriore articolazione di spazi pubblici e semipubblici, fruibile nell’arco dell’intera giornata e durante tutto l’anno da parte di associazioni, cittadini e turisti.
Gli spazi interni dell’ex teatro saranno occupati, dunque, da attività stabili ma saranno utilizzati anche in modo temporaneo per la realizzazione di eventi, mostre, attività didattiche.
Bibliografia
- Golinelli, Mirella, Il Teatro Verdi: una gloriosa istituzione cittadina che rischia di scomparire in La pianura: mensile economico della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Ferrara, 1995
- Lipani, Domenico Giuseppe, Teatri a Ferrara: Ottocento ferrarese una storia da scoprire 2012 Vai al testo digitalizzato
Sitografia
Fototeca
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Ente Responsabile
- Fondazione Teatro Comunale di Ferrara