Salvatore Hanau
Salvatore Hanau è un patriota ferrarese attivo nei moti ottocenteschi e membro di spicco della Repubblica Romana di Giuseppe Mazzini.
Salvatore Hanau è un ebreo ferrarese, banchiere e proprietario terriero nel Polesine (nello Stato della Chiesa agli ebrei non era concesso di possedere terra); filantropo, nel 1846 finanzia un asilo infantile a Paviole (oggi frazione del comune di Canaro, in provincia di Rovigo). È autore di un celebre carteggio con il politico e religioso Raffaello Lambruschini (1788-1873) pubblicato sul giornale liberale moderato fiorentino “La Patria” nel 1847 dal titolo Della emancipazione degli ebrei. Partecipa ai moti del 1848 ed è nominato segretario del Circolo Nazionale ferrarese, venendo poi inviato come suo rappresentante a Torino, dove è membro del Governo provvisorio. Con la proclamazione della Repubblica Romana il 9 febbraio 1849 e la fuga del papa Pio IX (1792-1878) a Gaeta, si tengono le elezioni per l’Assemblea nazionale: Salvatore Hanau è deputato con 19.950 voti, sesto degli eletti su duecento. Oltre a lui, sono eletti altri tre ebrei: lo scrittore triestino Giuseppe Revere (1812-1889), l’altro ferrarese Abramo Pesaro (1818-1882) e il commerciante ed economista centese Leone Carpi (1810-1898). Hanau collabora con Niccolò Tommaseo (1802-1874) nel giornale liberale “La Fratellanza dei Popoli”, edito dal 1° aprile al 4 luglio 1849. Con la resa della Repubblica romana ai francesi il 1° luglio 1849, è costretto all’esilio e trova rifugio a Genova, dove si adopera per l’emigrazione degli esuli politici. Può rientrare a Ferrara solo nel 1859, all’alba della proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo 1861).
Sitografia
Temi correlati
Eventi correlati
Ente Responsabile
- Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Autore
- Edoardo Moretti