Scheda: Soggetto - Tipo: Persona

Gino Neri

Ritratto di Gino Neri. © Fotografia, per gentile concessione dell'Orchestra Gino Neri


CORSO PORTA PO 60

Nascita: 1882
A Campiglia Marittima (Li)

Morte: 10 Novembre 1930
A Ferrara

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  • Ferrara Metafisica

Gino Neri (1882–1930) nasce a Campiglia Marittima (Li) e nel 1895, a seguito della nomina del padre Pellegrino a direttore della banda cittadina, si trasferisce con i genitori e i tre fratelli a Ferrara. Compie gli studi musicali di composizione al Liceo Musicale di Bologna (attuale Conservatorio di Musica “G.B. Martini”) con Giuseppe Martucci (1856-1909), che fino al 1902 è direttore dell’istituto. Terminati gli studi e il servizio militare, nel 1904 fa ritorno a Ferrara dove nel frattempo il padre è diventato direttore dell’Istituto Musicale “G. Frescobaldi” (l’attuale Conservatorio). In questo stesso anno conosce l’attività dell’allora Circolo Mandolinistico “Regina Margherita”, nato 6 anni prima e già affermatosi in diversi concorsi nazionali. Su proposta di uno dei fondatori, Gentile Squarcia, il giovane Gino Neri accetta la direzione della compagine che negli anni precedenti aveva già visto sul podio, fra gli altri, il maestro ferrarese Vittore Veneziani. L’apporto di Neri conduce fin da subito l’orchestra a un importante riconoscimento internazionale con la vittoria al concorso mandolinistico di Trento nel giugno del 1904.

La «Gazzetta Ferrarese» del 22 giugno 1904 riporta la notizia con parole di lode: «Affettuose, entusiastiche, indescrivibili le accoglienze dei trentini alla nostra squadra mandolinistica [...] Dopo che l’orchestra ferrarese ebbe eseguito il pezzo d’obbligo, la “serenata” di Schubert, ed i brani a scelta, due danze di Brahms, un prolungato applauso accolse le mirabili esecuzioni che la valentia del maestro Neri aveva reso di una finezza incomparabile e di insuperabile espressione [...] A tutti, ma specialmente al maestro Gino Neri, vadano il nostro plauso e il nostro evviva».

Da allora il legame fra Gino Neri e il Circolo sarà consolidato, oltre che dall’iniziale attività di direzione del Maestro, culminata dalla vittoria del concorso di Vicenza del 1907, dalla copiosa opera di trascrizione di numerosi brani tratti dal repertorio sinfonico e operistico.

È grazie a Gino Neri inoltre che l’orchestra ferrarese acquisisce quel particolare organico, caratterizzato dalla presenza dei quartini, mandolini dall’estensione più acuta che permettono una maggiore aderenza alla scrittura orchestrale sinfonica, che la contraddistingue dalla maggior parte delle altre formazioni a plettro.

Nonostante l’attività direttoriale veda Gino Neri impegnato in diversi palcoscenici italiani alla guida di numerose orchestre sinfoniche, il legame e la stretta collaborazione con il Circolo non si spengono mai fino alla sua scomparsa, avvenuta improvvisamente il 10 novembre del 1930.

Nel 1947, alla ripresa delle attività al termine della guerra, la denominazione della compagine viene mutata in Orchestra a plettro “Gino Neri”, nome che mantiene ancora oggi e che da allora è indissolubilmente legato alla ricca tradizione mandolinistica ferrarese.

Da una lettera di Filippo de Pisis ad Alberto Savinio, sappiamo che poco dopo essere stato dimesso dall’ospedale per malati di nevrosi di guerra Villa del Seminario, Giorgio de Chirico prese, presumibilmente in affitto, nel novembre del 1917, una camera in casa della famiglia Neri prima in via Porta Mare e in seguito in via Porta Po 60, in cui soggiornò per i primi mesi del 1918.


 

Una testimonianza di Filippo De Pisis

“Ho lasciato or ora Giorgio, che sta ora in una camera in via Porta Mare, poco lontano dal Deposito, in casa di un certo Neri, maestro di musica e padre di un direttore coccolato dai ferraresi come un piccolo genio semifallito”.

Lettera di Filippo de Pisis ad Alberto Savinio, Ferrara, 9 novembre 1917.

 

“Mi scriva se ci sono novità e riceva una stretta di mano dal suo amico Giorgio de Chirico / Corso Porta Po 60, presso Sig. Neri.”

Lettera di Giorgio de Chirico a Giuseppe Raimondi, Ferrara, 16 gennaio 1918 (Bologna, Fondo Giuseppe Raimondi).



 

 

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Ente Responsabile

  • Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara
  • Fondazione Ferrara Arte

Autore

  • Lorenzo Rubboli