Grandi alberi
Gli alberi secolari sono preziosi testimoni di un ambiente naturale che, al giorno d’oggi, hanno bisogno di essere tutelati, ma sono da considerare il risultato di un corretto rapporto dell’uomo con la vita animale e vegetale.
La tutela degli alberi monumentali
Gli alberi secolari o alberi monumentali sono piante riconosciute per la loro età, importanza storica e naturalistica che costituiscono la memoria e tradizione di un luogo. Per questa ragione sono soggetti a politiche di tutela. Ad esempio, grazie alla legge 14 gennaio 2013, n 10 sulle norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani all’art.7, è stata disposta la redazione e il periodico aggiornamento da parte delle Regioni e dei Comuni sugli alberi monumentali oltre all’istituzione di un elenco nazionale. La Regione Emilia-Romagna ha provveduto all’individuazione di criteri per il censimento, chiamati criteri di monumentalità, al fine di attribuire le caratteristiche di un albero monumentale che possono essere suddivise in:
-pregio naturalistico legato all’età e alle dimensioni;
-pregio naturalistico legato a forma e portamento;
-valore ecologico;
-pregio naturalistico legato alla rarità botanica;
-pregio naturalistico legato all’architettura vegetale;
-pregio paesaggistico;
-pregio storico-culturale-religioso.
Grazie a queste direttive, è possibile stilare un elenco per poter successivamente intervenire con azioni dirette di salvaguardia e di risanamento dei monumenti arborei, che in Italia superano le 2000 specie secondo le ricerche del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaf).
L'età degli alberi secolari
Per poter stabilire l’età di un albero si potrebbe contare il numero di anelli all’interno del tronco quando è ormai stato tagliato, mentre con un esemplare ancora vivo si potrebbe osservare la circonferenza del fusto e una volta misurata dividerla per 2,5, ottenendo un’età approssimativa. L’età massima che questi alberi possono raggiungere dipende dalle caratteristiche genetiche e biologiche di ciascuna specie e anche dalle complesse interazioni ambientali del luogo ove ciascun esemplare si trova (clima, suolo, etc.) (1). Alcune specie come larici, cipressi, tassi, olivi e castagni possono vivere anche mille anni mentre querce, olmi, abeti, pini, faggi e platani possono arrivare a vivere per secoli. Quelli che invece non superano i 100 anni sono gli alberi da frutto, come i ciliegi. Rimane certa la tutela di questi veri monumenti naturali, monitorando lo stato di salute per prevenire alcune malattie.
Alberi monumentali a Ferrara
In Italia i primi censimenti risalgono agli anni ’70. Da allora si è assistito a importanti progressi nelle tecniche di monitoraggio che hanno impedito la scomparsa di aree boschive e la perdita di alcuni alberi secolari, nonostante le trasformazioni al territorio dovute all’industrializzazione. Non si può pretendere l’immortalità di queste specie davanti ai cambiamenti climatici o agli interventi dell’uomo, eppure la consapevolezza sensibilizzerà le decisioni future in materia di tutela. Al giorno d’oggi a Ferrara sono presenti sette esemplari di alberi monumentali, risalenti a centinaia di anni fa, riconosciuti dall’art 7 della legge 14/01/2013.
Il Parco Massari ospita tre esemplari di Cedro del Libano e un Bagolaro, la Biblioteca Ariostea il maestoso Ginkgo biloba mentre il Palazzo Diamanti un Pioppo canescente. Alle porte della città, nella frazione di Fondo Reno, ha dimora un Platano in un’area privata.
Note
- Pianesi Mario, Guidi Sergio, Gulminelli Andrea, Battaglia Domenico Plauto, Tassi Franco, Alberi sacri: alberi secolari in Italia, La Pica 2010, pp 4.
Sitografia
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Ente Responsabile
- Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
Autore
- Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara