Villa Masieri-Finotti
L’edificio, sito in viale Cavour 112, ad opera di Ciro Contini, è stato costruito tra il 1907 e il 1908, su commissione di Teresa Masieri in seguito alla demolizione della Birreria “Margherita”. Dista circa un chilometro dalla stazione di Ferrara e 400 m dal castello Estense di Ferrara.
La facciata
La facciata dimostra l’evoluzione del gusto del Contini che percepisce e fa proprie istanze mitteleuropee. L’ingresso principale si trova nell’angolo orientale, che ne rappresenta anche il più gradevole punto di vista. L’ingresso è caratterizzato da una doppia loggia a pian terreno e al primo piano nella quale l’impianto decorativo ricorda lo jugendstil tedesco e dove la mancata evoluzione dei capitelli anticipa il gusto razionalista, così come la forma a sezione di cerchio delle logge stesse.
Sotto la cornice, al di sopra della loggia semicircolare ad alleggerire la struttura, troviamo quattro leggere strombature, come a simboleggiare dei lacunari.
Oltre la loggia verso ovest, una sporgenza, che simula quasi un corpo di fabbrica separato, ripresenta elementi rientranti intorno alle finestre, le quali, rettangolari, sono ornate da cornici ad arco ribassato. Tale corpo di fabbrica termina con un abbaino, ornato da stucchi scanalati come a simulare paraste spezzate di gusto viennese.
Procedendo verso ovest la facciata è in laterizio con bifore fatta eccezione per un ulteriore corpo di fabbrica sporgente, con una loggetta sorretta da colonne neoclassiche e cimasa di gusto déco. Il piano del sottotetto è alleggerito da piccole finestre e da decorazioni maiolicate. Tutte le balaustre in ferro battuto della Villa presentano decorazioni fitomorfe.
Evoluzione del complesso
In origine il villino era affiancato da un edificio condominiale che venne parzialmente distrutto in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, rimesso a nuovo negli anni Cinquanta e adibito ad uso condominiale. Il condominio presentava una decorazione floreale nella fascia del sotto gronda e nelle cornici marcapiano in cemento.
Ciò che accomunava i due edifici erano i materiali, mattoni e cemento per le cornici delle finestre, per le membrature e per le cornici marcapiano, e la prospettiva d’angolo che li caratterizzava: rettilinea per l’edificio condominiale e smussata per la villa. Quest’ultima abbandonò le linee sinusoidali a favore di linee rette e geometrizzanti, ben esemplificate nelle inferriate dei balconcini.
Con tutta probabilità l’originaria palazzina Masieri-Finotti fu costruita ad uso residenziale della famiglia, mentre l’edificio più alto per essere messo a reddito.
L’attuale condominio adiacente alla villa Masieri-Finotti è sede del CAI. Presenta una facciata in laterizio con piano terra e balconi in travertino. Le balaustre sono caratterizzate da un particolare motivo ornamentale a forma di diamante, molto presente a Ferrara per ricordare la facciata di Palazzo dei Diamanti. Negli interni dell’edificio originario era presente una decorazione floreale visibile soprattutto nell’arco che un tempo dava accesso allo scalone ligneo con teste femminili angolari nell’intradosso ed elementi floreali circoscritti in cornici quadrangolari.
La storia del lotto
L’area attualmente occupata dal palazzo e dalla villa ha subìto molte trasformazioni prima di raggiungere l’aspetto odierno.
Nel 1830, secondo il Catasto pontificio, risultava in parte zona ortiva e in parte abitazione, mentre nel 1880 circa, secondo il Catasto del Regno d’Italia, risultava occupata dalla Birreria “Margherita”. Nel 1891 la famiglia Taddei acquistò l’area circostante questo edificio, completandone l’acquisizione dopo la sua demolizione. Nel 1907 Teresa Masieri, vedova Taddei, fece costruire l’omonima villa e rimase di sua proprietà fino al 1929, quando la villa venne venduta a Emma Buzzacchi e il palazzo a Matilde Pareschi. Dal 1945 la villa è di proprietà degli Ascanelli che in parte vi risiedono e in parte l’hanno data in locazione.
L’edificio negli itinerari turistici
L’edificio è parte dell’itinerario Ferrara città del Novecento.
Testimonianze
«Con un’adesione pressoché totale agli schemi Jugendstil, secondo quel progressivo approccio ai termini europei del modernismo che caratterizza il suo iter progettuale, il Contini progetta e costruisce il complesso Masieri-Finotti secondo forme assai più complesse di quelle attuali.»
(M.P. Marzocchi, G. Pesci, V. Vandelli, “Liberty in Emilia”, Artioli Editore, Modena 1988)
Note
Scheda a cura di Matteo Ardizzoni, Fabio Frignani, Sofia Palazzi, Andrea Zaretta, 5A a.s. 2018/19, Istituto G.B. Aleotti
Bibliografia
- Bruno Zevi, Saper vedere l'urbanistica: Ferrara di Biagio Rossetti, la prima città moderna europea, Einaudi, Torino 1971
- Lucio Scardino, Ciro Contini ingegnere e urbanista, Liberty House, Ferrara 1987
- Rossana Bossaglia (a cura di), Archivi del Liberty italiano, Franco Angeli, Ferrara, 1987
- AA. VV., Liberty in Emilia, Artioli, Modena 1988
- Lucio Scardino, Itinerari di Ferrara moderna, Alinea Editrice , Ferrara 1995
- Andrea Speziali (a cura di), Romagna Liberty, Maggioli, Santarcangelo di Romagna 2012
Sitografia
- http://www.italialiberty.it/libertyferrarese-palazzofinotti/
- http://www.italialiberty.it/ferraravilleliberty/
- http://www.arteliberty.it/ferrara.html
- http://www.cronacacomune.it/notizie/3668/percorso-storico-in-viale-cavour-un-viaggio-nella-ferrara-moderna.html
- http://lanuovaferrara.gelocal.it/tempo-libero/2015/05/24/news/viale-cavour-la-culla-del-liberty-1.11490009
- http://www.ottocentoferrarese.it/component/k2/item/72-ferrara.html
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Ente Responsabile
- Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara