Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti
Mostra Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti, Palazzo dei Diamanti, a cura di Dominique Païni e Ferrara Arte, Palazzo dei Diamanti, 10 marzo - 9 giugno 2013
In occasione del Centenario della nascita di Michelangelo Antonioni (1912-2012), Ferrara ha omaggiato il regista con una serie di iniziative promosse dal Comune, dalle Istituzioni e dalle associazioni culturali cittadine che hanno aderito alle manifestazioni avvenute tra il 2012 e il 2013. Tra i principali eventi culturali che si sono svolti a nella città estense per celebrare il Centenario, figurano, oltre alla mostra Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti (2013), il Convegno internazionale organizzato dall’Università di Ferrara, Cronaca di un autore (2012), e la rassegna cinematografica delle opere filmiche di Antonioni che ha avuto luogo presso la Sala Boldini (2012).
Poeta «dell’assenza, dell’attesa, del desiderio» (Alain Robbe-Grillet), autore di un raffinato cinema di sguardi, sensibilissimo «pittore dello schermo» (Wim Wenders), Antonioni è uno dei padri del cinema moderno. Un artista che come pochi altri ha saputo sondare l'animo umano, radiografando le inquietudini del mondo contemporaneo, senza mai abbandonare eleganza e seduzione. A questo protagonista dell’arte e della cultura del secolo scorso, la cui attualità resta ancora oggi indiscussa, la Fondazione Ferrara Arte e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara - Museo Michelangelo Antonioni, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, dedicano una grande mostra a cura di Dominique Païni. La straordinaria carriera di Antonioni è narrata a partire dal prezioso patrimonio del Comune di Ferrara: film, libri, dischi, fotografie, oggetti personali, soggetti e sceneggiature originali, documenti rari e lettere dei maggiori artisti e intellettuali dell’epoca, permettono di ripercorrere la vita e l’opera del regista e restituiscono un vivido spaccato del tempo in cui lavorò. Queste testimonianze sono accostate alle opere d’arte dei maestri del Novecento che lo hanno ispirato, da Pollock a Rothko, da De Chirico a Morandi.
Païni, il curatore della mostra
Dominique Païni è un scrittore e critico francese. È stato direttore della Cinémathèque Française di Parigi dal 1993 al 2000, e dal 2000 al 2005 è stato direttore del Centre National d’Art et de la Culture Georges-Pompidou. In questo periodo inizia a curare mostre dedicate a Roland Barthes, a Samuel Beckett, a Hitchcock e a Cocteau. Païni ha inoltre scritto su diverse riviste tra cui «Art Press»; tra i suoi libri si ricordano Le temps exposé. Le cinéma, de la salle au musée (Éditions Cahiers du cinéma 2002), L’attrait de l’ombre (Yellow Now 2007) e L’attrait des nuages (Yellow Now 2010). Ha inoltre storia del cinema a l’École du Louvre.
Note
«Nel cinema di Antonioni il deserto con il suo magnetismo e la sua luce ardente e secca, contrasta con i paesaggi della brumosa e umida pianura padana» - Dominique Païni.
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Ente Responsabile
- Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara
Autore
- Doris Cardinali
- Matteo Bianchi