L’edificio in cui è collocata la Sala Boldini fa parte dell’intervento urbanistico realizzato negli anni Trenta denominato “addizione novecentista”, all’incrocio fra le attuali vie Boldini, Previati, De Pisis e Mentessi. Qui sono progettati dall’architetto Carlo Savonuzzi (1897-1973), oltre all’attuale Sala Boldini, anche il Liceo Musicale Girolamo Frescobaldi, la scuola elementare Umberto I (oggi Alda Costa) e il Museo di Storia Naturale. Nata come Circolo provinciale del dopolavoro fascista, la Sala Boldini è costruita tra il 1935 e il 1939 nell’ala nord occidentale in precedenza destinata al reparto maschile di degenza dell’Ospedale Sant’Anna, dopo lo spostamento della struttura sanitaria avvenuto nel 1927.

L’edificio, detto Complesso Boldini, è diviso in due aree. Di fronte all’ingresso si aprono le Grotte del Boldini, uno spazio di circa 215 mq costruito sui resti delle cantine quattrocentesche con volta a crociera dell’ex ospedale, oggi ristrutturato e utilizzato come spazio espositivo o per laboratori. Alla destra dell’ampio atrio si accede al primo piano dove si trovano la sala teatrale e il Centro Audiovisivi del Comune di Ferrara, con annessa videoteca e biblioteca.

La Sala Boldini ha una capienza di 375 posti ed è usata con regolarità sia come spazio cinematografico e teatrale, sia per convegni e iniziative pubbliche. È dotata di un palco di medie dimensioni, attrezzato per ospitare prevalentemente le attività teatrali programmate nell'ambito della rassegna "Teatro Ragazzi" e spettacoli con esigenze tecniche di base. Uno schermo per proiezioni di m. 8 x 5 consente una regolare programmazione cinematografica, curata dall’ARCI (Associazione di promozione sociale) in base a una convenzione con l’Amministrazione Comunale.