Lo stile è quello neorinascimentale avente l’impronta di un’architettura severa e grandiosa, con tre ordini di finestre sul fronte e sulle fiancate, quattro su quella posteriore. Gli elementi che caratterizzano l’edificio sono le decorazioni in marmo bianco, come marmoreo è l’artistico portale con balcone.

L’interno del complesso appare curato nei minimi dettagli realizzati in marmo e in ferro battuto, in particolare di importante pregio è la Sala del Consiglio, sistemata negli anni ’30 dagli ing. Savonuzzi e Gatti-Casazza.

L’edificio venne edificato tra il 1907 e il 1910 su progetto dell’ingegnere Luigi Barbantini, professionista locale, con la supervisione dell’architetto romano Gaetano Koch, il famoso progettista del palazzo della Banca d’Italia a Roma. In seguito a una moltitudine di collaborazioni con importanti ingegneri ed architetti del tempo, Palazzo Barbantini-Koch venne inaugurato nel giugno del 1910 da Vittorio Emanuele III in occasione della Grande Festa delle Bonifiche.

Viene concepito per essere sede della Cassa di Risparmio di Ferrara. Sin dalla sua antica fondazione, risalente al1838 e desiderata da un gruppo di cittadini ferraresi guidati dal conte Alessandro Masi, l'ideologia di CRF è quella di banca del territorio, ovvero di un istituto di credito capace di adeguarsi alla vita dei cittadini e di garantire loro sicurezze e vantaggi economici. La banca è stata la quarta cassa di risparmio italiana più antica dopo quella di Roma e Spoleto (1838) e Bologna (1837).

«In un maggio radioso del 1910 il re d'Italia Vittorio Emanuele apriva la Grande Festa delle Bonifiche e insieme inaugurava il completato palazzo, nuova sede della Cassa di risparmio di Ferrara in Corso della Giovecca.»

(http://www2.roversi.it/projects/crferrara/gallery.html)