Questo esemplare di pioppo canescente ha dimora nel giardino di Palazzo Diamanti da più di circa 150 anni. È alto 24 metri con una circonferenza di 444 centimetri.

Il Pioppo canescente (Populus canescens (Aiton) Sm) è un ibrido tra il Pioppo bianco (Populus alba) e il Pioppo tremulo (Populus tremula) e appartiene alla famiglia Salicaceae. È originario dell’Europa e grazie alle sue capacità di adattamento viene impiegato nel rimboschimento.

L’albero può raggiungere i 20-30 metri di altezza e si riconosce per la sua chioma ampia e fitta. La corteccia di colore grigio chiaro presenta fessure a diamante quando la pianta è giovane, mentre inizia ad assumere un colore marrone scuro e fessurarsi maggiormente con il passare degli anni. Le sue foglie sono molto semplici in quanto hanno una forma a cuore con margine dentato, e crescono fino a 6-7 centimetri di lunghezza; la pagina inferiore ha un colore grigio-verde ed è pelosa mentre quella superiore è liscia e verde scuro. Tuttavia le foglie giovani presentano una peluria grigia anche sulla pagina superiore. I fiori del pioppo sia maschili che femminili sono amenti penduli, ovvero delle infiorescenze a grappolo simili ad una spiga composta da piccoli fiori, che assumo un colore grigio-rosso. I frutti, invece, sono piccoli a capsula verde che aprendosi rilasciano semi avvolti da una peluria bianca, simile a cotone grezzo.

L’esemplare per le sue caratteristiche è stato inserito nel primo Elenco degli alberi monumentali d’Italia, ai sensi dell’articolo 7 della legge 14 gennaio 2013, n. 10.