Teatro Bonacossi
Il Teatro Bonacossi è stato un teatro cittadino molto attivo sino alla fine del 1700, quando viene inaugurato il Teatro Comunale. Dopo il secondo dopoguerra viene convertito a sala cinematografia e con questa funzione rimarrà attivo fino al 2004.
Cenni storici
Per volontà del conte Pinamonte Bonacossi, esponente di una delle famiglie più in vista della città, nella zona della chiesa di Santo Stefano, in via del Turco, si costruisce un teatro d'opera che viene inaugurato nel 1662.
Struttura architettonica
Progettato con la classica forma secentesca a campana allungata, il Teatro nel corso del 700 si rivela di misure troppo esigue in rapporto al veloce modificarsi delle esigenze del pubblico; la struttura in legno viene riammodernata intorno al 1840 dall’ingegnere Giovanni Tosi con una pianta a ferro di cavallo e uno sviluppo su quattro ordini di diciannove palchi ciascuno. Il Bonacossi viene nuovamente ampliato negli ultimi decenni dell’Ottocento con l’introduzione dell’illuminazione a gas e dell’impianto di riscaldamento negli ambienti riservati agli artisti e agli spettatori, questi ultimi ulteriormente ampliati per offrire, in ogni ordine di palchi, servizi di ristorante, caffè e locali per fumare. Il Teatro è oggetto di un ulteriore intervento di ristrutturazione intorno al 1920, quando viene intitolato alla celebre attrice Adelaide Ristori.
Le attività
Il Teatro Bonacossi, primo teatro pubblico a pagamento in città, acquisisce in breve tempo una vasta notorietà: è frequentato dai più celebri cantanti dell’epoca e qui vengono eseguite le novità del repertorio operistico. Fra gli autori presentati ricordiamo i compositori di musica barocca attivi nella seconda metà del 600 Giovanni Legrenzi, Antonio Cesti e Giovan Battista Bassani. Fra i compositori del Settecento citiamo, primi fra tutti, Vivaldi e Albinoni. Il Teatro Bonacossi – o Teatro di Santo Stefano – perde gradualmente di importanza quando, nel 1798, viene aperto il Teatro Comunale. Resta comunque attivo anche nel secolo successivo, grazie alla realizzazione di nuovi spazi ricreativi e di incontro destinati al pubblico. Nel secondo dopoguerra il Teatro viene convertito in sala cinematografica (Cinema Ristori) e l’attività di questo storico edificio viene a cessare in modo definitivo solo nel 2004, a causa del processo di graduale smantellamento delle sale cinematografiche collocate nel centro della città a favore delle multisale. Oggi è in corso un progetto di completa ristrutturazione per la trasformazione di Palazzo Ristori in un complesso ad uso commerciale e residenziale.
Bibliografia
Sitografia
Fototeca
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Ente Responsabile
- Fondazione Teatro Comunale di Ferrara