Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Fabbrica F.lli Santini

Fattura con logo della fabbrica F.lli Santini (Collezione privata, G.R.)

La nota fabbrica di illuminazione, articoli casalinghi e chincaglierie dei fratelli Santini è rappresentata in una delle opere più note che Giorgio de Chirico dipinge nel corso del suo soggiorno a Ferrara. Attualmente non esiste più.



Lat: 445405 Long: 113229

Costruzione: 1900
La Fabbrica fu edificata nel 1900

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  • artista | officina | industriale | industria | fabbrica | fabbricato

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  • Ferrara Metafisica

L'edificio

La Fabbrica fu edificata nel 1900 subito fuori Porta Po, sotto la direzione di Silvio Santini, in quell’area che l’amministrazione fascista avrebbe in seguito destinato agli insediamenti industriali. Nel 1859 l’artigiano Orfeo Santini aveva fondato a Bondeno una piccola officina a conduzione familiare che durante la direzione di Paolo, suo terzogenito, divenne una delle aziende leader nella produzione dei più svariati articoli casalinghi, tra cui lampade ad acetilene, fanali per cicli e motocicli e caffettiere espresso. Lo sviluppo di questa attività indusse, tra le due guerre, alla fondazione di diverse altre fabbriche simili che fecero di Ferrara una piccola capitale in questo settore. Verso la fine del 1916, Giorgio de Chirico (1888-1978) immortalò la fabbrica nel celebre dipinto Interno metafisico (con grande officina), attualmente custodito presso la Staatsgalerie di Stoccarda. Per realizzare questo quadro, l’artista utilizzò presumibilmente come modello l’immagine dell’edificio stampata sulla carta intestata della fabbrica. Nel 1944 i bombardamenti distrussero gran parte della manifattura e nel 1963 lo stabilimento fu definitivamente chiuso.


 

 

Testimonianze sul dipinto di de Chirico

“Alla fine dell’anno [1916] deve essere assegnato l’Interno metafisico (con grande officina), un dipinto di impostazione completamente nuova. La struttura dell’“interno metafisico” a partire da questo quadro cambia, trasformandosi in una vera e propria stanza, mentre prima l’interno era solo intuibile dalle fughe dei soffitti o dalle finestre dalla geometria irregolare aperte sui cieli piatti, verdi o blu. Nella stanza, in una scatola posata su un ripiano e circondata da squadre e da misteriose antenne di legno, si apre il realistico panorama di un’officina industriale. Ritorna il “quadro nel quadro”, già sperimentato a Parigi, ma con un significato diverso che de Chirico svilupperà nel 1917 a Villa del Seminario”.

Paolo Baldacci, de Chirico 1888 – 1919. La metafisica, Leonardo Arte, Milano 1997, p. 326.


 

 

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Ente Responsabile

  • Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara
  • Fondazione Ferrara Arte

Autore

  • Giuseppe Di Natale