Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Il Teatro Comunale "Claudio Abbado"

Facciata del Teatro Comunale su Corso Martiri della Libertà. Fotografia di Marco Caselli Nirmal ©. Archivio Fotografico Teatro Comunale di Ferrara

Considerato uno degli esempi più belli di teatro all'italiana, il Teatro Comunale è fondamentale punto di riferimento culturale della città. La sua programmazione spazia dalla prosa alla danza, dalla lirica al teatro per ragazzi.


CORSO MARTIRI DELLA LIBERTA' 5

Inaugurazione: 1798

Restauro: 1962 - 1964
Restauro di Carlo Savonuzzi

Notizie dal: 1964
Documentazione collegata ai lavori di restauro

Inaugurazione: 1964

Restauro: 1987 - 1989
Secondo restauro e riapertura

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  • teatro

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  • Teatro Comunale di Ferrara | Rotonda Foschini | Claudio Abbado | Ferrara Musica | Antonio Foschini | Carlo Savonuzzi | Cosimo Morelli | Giulio Zappaterra

Cenni storici

Intorno alla metà del 1700 è avvertita dalla città l'esigenza di dotarsi di un teatro moderno. Per volontà del Cardinale Scipione Borghese (1734-1782), Legato Pontificio, il progetto viene avviato e dopo anni di dibattito l’ubicazione del nuovo edificio è individuata nel cuore della città, a simboleggiarne la preminenza nella vita della collettività. Sintesi delle scelte degli architetti Antonio Foschini (1741-1813) e Cosimo Morelli (1732-1812), l’edificio si caratterizza per eleganza e sobrietà, inserendosi nell’impianto urbanistico senza creare conflitto con gli elementi preesistenti. Viene inaugurato nel 1798.

Struttura architettonica

In posizione angolare, il Teatro Comunale è collocato da un lato di fronte al Castello Estense, dove si trova ora l'ingresso principale, dall’altro sull'avvio della strada regia della Giovecca. Di particolare interesse architettonico è la piazzetta della Rotonda, protetta dal muro perimetrale della facciata, che riprende in esterno la forma ellittica della sala teatrale. Questo singolare elemento di arredo urbano, oltre a spezzare l’uniformità dei prospetti, risponde all'esigenza di favorire un più agevole passaggio delle carrozze utilizzate per raggiungere il Teatro.

La sala teatrale, a pianta ellittica, è composta oggi da una platea di 254 posti e 5 ordini di palchi. Fin dall’inaugurazione si è segnalata per l’acustica eccellente, grazie all’accurata scelta compiuta da Foschini di tecniche e materiali atti a garantire la perfetta diffusione del suono: peculiarità che è stata sapientemente salvaguardata negli interventi di ristrutturazione che si sono succeduti nel corso dei secoli. Il palcoscenico (23 metri di profondità, 24 di larghezza, 16 di altezza) è separato dalla sala da un proscenio che favorisce la percezione di unitarietà tra i due spazi. La sala teatrale è direttamente collegata agli ampi spazi del Ridotto, cui si accede dal secondo ordine di palchi. I locali - in origine residenza del Cardinale Legato e separati dal Teatro - nel corso dell’Ottocento hanno assunto la funzione di ritrovo culturale e mondano.

 

Dal 1964 ad oggi: gli interventi di restauro

Il Teatro Comunale mantiene pressoché inalterata la struttura originaria. Inaugurato nel 1964 dopo il restauro curato dall'architetto Carlo Savonuzzi (1897-1973) volto al recupero della sala teatrale e delle sue pertinenze gravemente deteriorate nel corso della seconda guerra mondiale, tra il 1987 e il 1989 è stato oggetto di un secondo intervento sotto la guida degli architetti Giulio Zappaterra e Andrea Veronese, per recuperare le aree ancora inutilizzate dell’intero complesso.

Oggi il Teatro comprende camerini e sale prove distribuiti su tre piani e in comunicazione diretta con il palcoscenico; in funzione delle nuove esigenze sono state inoltre ampliate le zone destinate agli uffici e ai servizi tecnici. Nel 2009, dopo un imponente lavoro di raccolta e catalogazione dei materiali realizzato con il sostegno dell’Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia Romagna, è stata aperta al pubblico la Biblioteca del Teatro, arricchita da un Archivio video e un Archivio fotografico, completamente digitalizzato, fra i più ricchi in Italia.

In seguito al sisma del 2012, il Teatro Comunale di Ferrara è stato oggetto di un immediato intervento di messa in sicurezza che ha consentito la ripresa dell’attività nel settembre dello stesso anno. Nella primavera del 2017 si è avviata la seconda fase di interventi per il consolidamento e l’adeguamento sismico dell’intero complesso e per il recupero di nuovi spazi. Il completamento dell’intervento è previsto nell’autunno del 2018.

 

Le attività

Dalla riapertura del 1964 il Teatro Comunale si è segnalato come uno dei più importanti in Italia per qualità della programmazione. A partire dagli anni ’90 è impegnato con regolarità anche in produzioni liriche, di prosa e coreografiche. Tra gli artisti ospiti del Teatro Comunale ricordiamo personalità come Maurice Béjart, Roberto Benigni, Carla Fracci, Antonio Gades, Mario Martone, Mariangela Melato, Luciano Pavarotti, Luca Ronconi, Toni Servillo, Sasha Waltz e Robert Wilson. Negli anni più recenti si è consolidato il ruolo del Teatro come riferimento per le realtà artistiche emergenti a Ferrara e per le associazioni culturali della città.

Claudio Abbado e Ferrara Musica

Un rilievo particolare nel processo di valorizzazione del Teatro Comunale di Ferrara anche a livello internazionale ha avuto la presenza di Claudio Abbado (1933-2014) - unanimemente considerato uno dei più grandi direttori d'orchestra di tutti i tempi – che ha fondato l’Associazione Ferrara Musica nel 1989 e ne è stato presidente sino al 2014, anno della sua scomparsa. In questi anni Abbado è stato presenza di spicco delle programmazioni concertistiche di Ferrara Musica e ha diretto nuove produzioni liriche realizzate dal Teatro Comunale, poi presentate nei più importanti teatri e festival del mondo. Per il rilievo che, grazie al suo contributo, il Teatro e tutta la città ha assunto nel panorama musicale internazionale, nel marzo 2014 il Teatro Comunale di Ferrara è stato intitolato a Claudio Abbado.

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Ente Responsabile

  • Fondazione Teatro Comunale di Ferrara