Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Biblioteca Comunale “G. Bassani”

Biblioteca Comunale “Giorgio Bassani”: il fronte strada

“Biblioteca di pubblica lettura con spazi dedicati ai ragazzi, all'aggregazione, alla multimedialità”: si presenta così, dal suo sito ufficiale una delle biblioteche comunali di Ferrara. Seconda in termini di prestiti, cuore culturale della periferia nord della città, la biblioteca rinasce nel 2002, quando viene inaugurato l’edificio progettato ad hoc per divenirne nuova sede, in una riqualificazione che da quella si estende all’intero quartiere.

 


VIA GIOVANNI GROSOLI 42

Realizzazione: 1988

Inaugurazione: 04 Maggio 2002
la denominazione passa da Biblioteca comunale Barco a Biblioteca comunale "G. Bassani"

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  • Biblioteca comunale Giorgio Bassani | Giorgio Bassani | Giovanni Fumagalli | Carlo Melograni | quartiere Barco

L'edificio

Progettata nel 1998 da Giovanni Fumagalli e Carlo Melograni, l’edificazione della biblioteca si inserisce in un piano innovativo di riqualificazione della periferia nord di Ferrara, l’ex quartiere Barco, sviluppatasi dagli anni Quaranta a opera dell’Istituto autonomo case popolari (oggi Azienda casa Emilia-Romagna) come quartiere operaio.

Il Barco è dotato di una biblioteca comunale dal 1973, ma è con l’intervento urbanistico di inizio terzo millennio che per la prima volta nel quartiere viene costruito uno stabile dedicato e, contestualmente all’inaugurazione, avvenuta il 4 maggio 2002, la denominazione passa da Biblioteca comunale Barco a Biblioteca comunale “G. Bassani”, in memoria dello scrittore ferrarese al quale è dedicato un busto in bronzo, collocato nel patio antistante l’ingresso, realizzato per l’occasione da Mirella Guidetti Giacomelli.

Situato fuori le mura, a 5 Km dal centro storico e a 2 Km dal Po, l’edificio dispone di una superficie coperta di 1350 mq, di cui 1230 destinati al pubblico, cui si aggiungono gli spazi all’aperto di 350 mq. Spazi e servizi per il pubblico comprendono, tra l’altro, un auditorium per spettacoli e riunioni dalla capienza di 120 posti, un’emeroteca, una sala letture e prestiti dedicata a bambini e ragazzi, una sala multimediale, uno spazio espositivo, diverse zone di lettura e studio.

Cuore pulsante della parte nord di Ferrara, nonostante la sua posizione periferica, pur ben collegata anche grazie a mezzi pubblici e vie ciclabili, la biblioteca “G. Bassani” è divenuta un polo culturale attrattore, forte al punto da essere capace di invertire quel flusso primario che sino ad allora ha mosso i residenti della zona verso il centro cittadino, attirando a sé numerosi utenti che al Barco non erano mai arrivati prima.

Già entro i primi due anni di attività la biblioteca “G. Bassani” diviene di fatto la seconda biblioteca di Ferrara per importanza, dopo la prestigiosa Ariostea: è questo un elemento cruciale nella riqualificazione dell’intero quartiere, agli occhi dei residenti come degli abitanti dell’intera città e oltre, un impatto che vanta risonanza e riconoscimento a livello nazionale.

Se la mole di prestiti e la vivacità delle iniziative proposte, rivolte a cittadini come alle scuole, rivestono in tutto ciò un peso sostanziale, non va dimenticato quanto lo stesso edificio abbia influenzato nell’ottenimento di un simile risultato. Concepito attentamente in fatto di forme, volumi, materiali e funzioni, lo stabile si caratterizza e si distingue per razionalità ed essenzialità spiccate, equilibrate da una dimensione interna a misura d’uomo e da una fusione continua di esterno/interno, capace di espandere idealmente i confini fisici.

 

Testimonianze

In riferimento alla zona di Ferrara in cui si situa la biblioteca comunale “G. Bassani”, l’ex quartiere Barco, alcune parole dello stesso Bassani:

“Il luogo è sempre stato particolarmente solitario. Lo era trent’anni fa, e lo è ancora oggi, nonostante che a destra, specialmente, cioè dal lato della Zona industriale, siano spuntate, dal ’45 in poi, decine e decine di variopinte casette operaie, a paragone delle quali, e delle ciminiere e dei capannoni che fanno loro da sfondo, il bruno, cespuglioso, selvaggio sperone semidiroccato del baluardo appare di giorno in giorno più assurdo” (G. Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini)

 

Sull’edificio della biblioteca comunale “G. Bassani”:

«Il nuovo organismo esprime una capacità di accogliere iniziative nei contesti specifici e la contemporanea possibilità di farli espandere al di là dei propri confini fisici, per consentire azioni “per la gente e fra la gente”.

All’esterno dell’edificio, con corpi ben equilibrati e misurato linguaggio espressivo, propone una rilettura di alcune correnti del Movimento Moderno, con riferimenti sia alla tradizione razionalista italiana sia allo sperimentalismo nordico. […]

L’obiettivo esplicito […] è definire un principio di identità partendo dal valore etico dell’architettura.

Le linee guida della composizione, espresse attraverso geometrie primarie, più che puntare al pathos espressionista sono l’esito di una metodologia che mira all’essenzialità e che non ama gli sprechi, sia nel linguaggio sia nei materiali. Emerge una filosofia d’intervento che è figlia di una visione politica (culturale) più che di una tensione interna all’architettura […].»

(M. Locci, Cultura per la gente e fra la gente: Biblioteca “Bassani” a Ferrara, in «AR. Bimestrale dell’ordine degli architetti di Roma e provincia», n. 57/05, anno XL, gennaio-febbraio (2005), pp. 6-7)

 

Sui due principali poli bibliotecari ferraresi:

«Il Comune di Ferrara ha intitolato a Giorgio Bassani la nuova biblioteca, rendendo in tale modo omaggio al suo più illustre scrittore del Novecento […]. Dopo l'Ariosto, dunque, ecco Bassani, l'uno e l'altro ora legati indissolubilmente alle due biblioteche comunali più rappresentative; da un lato l'"Ariostea", istituto più antico, con prevalente compito di conservazione, prestigioso per la sede monumentale, per l'antichità e la ricchezza delle sue raccolte; dall'altro lato la "Bassani", biblioteca nuova, moderna, opera anch'essa d'architettura, con una missione diversa, orientata alla comunicazione multimediale, a sublimare le potenzialità dell'informazione in rete e della telematica.

Ariosto e Bassani: così muta, evolve e s'arricchisce Ferrara, città della Letteratura, della scrittura e del libro, di conseguenza, delle biblioteche. L'”Ariostea” e la “Bassani”, tra antico e nuovo: due esempi diversi tra loro nel tempo e nello spazio, di quello storico e di quello letterario; due facce speculari ma riconducibili a sintesi nella funzione pubblica e nella missione bibliotecaria, comuni all'una e all'altra insieme. La prima è nel cuore della città, dentro le mura, nella storica Via delle scienze, a Palazzo Paradiso, delizia estense, poi anche sede della Sapienza cittadina; la seconda, invece, si colloca fuori le mura, in un'area popolare e industriale. L'una e l'altra si pongono tuttavia in un disegno d'insieme che, d'ora in avanti, diventa nitido, preciso, più intellegibile per i compiti che si assegnano alla prima e quelli che, naturalmente, si individuano per la seconda.»

(E. Spinelli, Da Angelica a Micol, «IBC», XI, 2003, 02)

 

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Ente Responsabile

  • Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara

Autore

  • Barbara Pizzo